Non solo caprioli. Anche i cinghiali finiscono nei canali che circondano Turbigo. E, anche questa volta, sono intervenuti i vigili del fuoco volontari di Inveruno, insieme al nucleo sommozzatori, per liberarlo. Era parecchio tempo che non si registrava un intervento di questo genere, ma questa mattina è scattato l’allarme. Un uomo che accompagnava il suo cane lungo le strade sterrate tra i boschi, ad un certo punto è stato attirato da una strana presenza nel canale Scolmatore all’altezza della località dei Tre Salti.
Un cinghiale che annaspava in un punto in cui era impossibile risalire sulla riva. L’uomo ha allertato immediatamente i vigili del fuoco giunti a Turbigo con una squadra di volontari dal distaccamento di Inveruno, insieme ai sommozzatori da Milano. Le sponde dello Scolmatore, in quel tratto, non consentono certo ad un animale di risalire con le sue forze. Tanto più che si trattava di un cinghiale di circa due quintali di peso. Sono dovuti intervenire i sommozzatori che lo hanno imbragato e riportato sano e salvo sull’alzaia. L’animale è stato poi liberato nei boschi. La presenza dei cinghiali nei boschi del Parco del Ticino è particolarmente elevata.
E, per certi versi, dannosa. Il Parco ha stanziato fondi per eseguire programmi di abbattimento mirato nei confronti dei cinghiali ritenuti responsabili di danni all’agricoltura. Nel passato sono stati pochi gli interventi di salvataggio dei cinghiali finiti nel canale Scolmatore o nel Naviglio Grande. Interventi che hanno riguardato più che altro i caprioli. Animale reintrodotto nel Parco del Ticino ormai una quindicina di anni fa con grande successo. Tanto che oggi lungo tutta l’asta fluviale se ne contano centinaia di esemplari. (Foto Pubblifoto di Walter Todaro)