I ladri che entrano in casa. Il padrone che se ne accorge. Prende la pistola che tiene nella propria abitazione. Esplode un paio di colpi e li mette in fuga. Nella giornata di ieri è circolata questa notizia riferita alla frazione di Rogorotto ad Arluno. Accaduta un paio di sere prima in una villetta di via Santa Caterina.
Cosa c’è di vero in questa notizia? Secondo i carabinieri soltanto il tentativo di furto avvenuto nella villetta di via Santa Caterina. Nessun colpo d’arma da fuoco è stato esploso secondo i militari. E’ semplicemente scattato l’allarme che ha fatto fuggire i ladruncoli. E’ quindi giunta sul posto la pattuglia per il sopralluogo di rito. Il collega del Corriere della Sera, per scrupolo, si è recato sul posto una prima volta per accertare i fatti. I carabinieri potrebbero avere taciuto l’esplosione dei colpi di pistola, non si sa mai. Il collega ha sentito quattro, cinque testimoni che vivono in via Santa Caterina e nessuno ha sentito spari.
I proprietari, vittime di questo tentativo di furto, non erano presenti in casa e, quindi, la sera il collega è tornato a Rogorotto per ascoltare anche la loro versione. Che conferma quella dei testimoni, nessuno sparo. Qualcuno però ha detto di averli sentiti.
E allora chi chiediamo: per quale motivo i carabinieri negano che siano stati sparati dei colpi? Per questioni di sicurezza? Per tutelare il padrone di casa? O, peggio ancora, non lo sanno? Di chi ci dobbiamo fidare noi giornalisti per poter dare una versione veritiera dei fatti di cronaca? Dei carabinieri? Dei testimoni? Di qualcuno che ha sentito qualcosa e l’ha raccontata al bar? Noi le nostre certezze, da cronisti di campagna, le abbiamo. Cercheremo sempre di dare una versione il più corretta possibile dei fatti. Quello di cui non siamo certi dobbiamo evitare di divulgarlo. Cercheremo sempre di seguire questa banalissima regola…