«In squadra ci si aiuta vicendevolmente e il gregario è un ruolo davvero prezioso. Andrea l’ha interpretato nel modo migliore, per diversi campioni e anche per me. Ricordo la sua presenza in squadra non solo in gara, ma anche in ritiro e nei momenti senza bici. Mi ha sempre fornito buoni consigli». Vincenzo Nibali descrive così l’amico Andrea Noè, compagno di squadra prima e consulente sportivo oggi, nella presentazione da lui curata che apre il libro “Una vita da gregario”: un’opera originale, a metà tra guida e racconto in prima persona, che vede protagonista il mitico “Brontolo” Noè, grande ciclista e gregario di stelle del firmamento ciclistico, da Rominger a Cipollini, da Tonkov a Nibali.
Proprio il campione messinese, vincitore dell’ultima edizione della Corsa Rosa, prima di cominciare la stagione agonistica, ha accolto volentieri l’invito di Andrea Noè a fargli visita a… casa, a Robecco sul Naviglio (Milano), in occasione della presentazione ufficiale del libro, giovedì 1 dicembre alle 21 presso il cinema teatro Agorà.
Veniamo al libro. Andrea Noè si racconta al giornalista e scrittore Andrea Ballocchi, che ha curato il volume, attraverso una guida ricca di ricordi e di preziosi consigli per chi coltiva la passione per la bici da corsa. E parte dalla propria esperienza, che l’ha portato a vivere 19 anni di professionismo e conquistare a 38 anni la sua seconda maglia rosa al Giro d’Italia. Un record ancor oggi ineguagliato: infatti, è ancora lui il ciclista più longevo ad averla indossata.
Dagli esordi alle gare, passando per gli allenamenti: “Una vita da gregario” nasce con l’intento di raccontare una passione vera, quella per il ciclismo, condivisa dall’ex professionista robecchese e dal campione messinese.
Giovedì 1 dicembre a Robecco sarà una serata di sport e di cultura, ma sarà anche una serata di beneficienza a sostegno della popolazione colpita dal recente terremoto in Centro Italia. Sia Nibali sia Noè sono da sempre sensibili ad azioni di solidarietà: entrambi s’impegnano in prima persona per gli altri e anche per organizzare iniziative che facciano conoscere e amare il ciclismo, un bellissimo sport apprezzato da milioni d’italiani.