Ritrovarsi a 50 anni senza niente. Senza una casa, senza una famiglia, senza un lavoro. Una situazione che riguarda troppe persone e che si sta facendo largo in maniera preoccupante. Tanto più che ad una donna di Corbetta la sfortuna si è accanita in maniera perfida togliendole anche quell’ultima speranza di poter ricominciare una vita fuori dall’Italia. Lei si chiama Concetta . Ha sempre lavorato finchè le cose sono cominciate ad andare male. Ha continuato a lavorare in nero fino a trovare un altro impiego.
“Pensavo di avere riacquistato una dignità – commenta – Ma, ad un certo punto, i problemi si sono fatti avanti. Lo stipendio è diminuito e non sono più riuscita a pagare l’affitto”. All’inizio di settembre le arriva lo sfratto. D’accordo con il padrone di casa le permettono di rimanere in quell’abitazione ancora per qualche giorno. Finchè deve lasciarlo per legge ed arrangiarsi. “Sono trascorsi dei giorni durante i quali ho maturato una decisione importante – continua – Quella di andarmene dell’Italia e ricominciare una vita diversa. Non sapevo ancora se migliore o peggiore. Ma volevo provarci”. E così Concetta racimola gli ultimi soldi che le sono rimasti.
Circa 870 euro. Una somma ridicola, ne è consapevole. Ma tanto bastava per lasciare il magentino e sperare. Perché finchè c’è vita c’è speranza e Concetta voleva crederci. Venerdì scorso è il grande giorno. Prende il treno dalla stazione di Magenta alla volta di Milano Centrale. I primi chilometri di una grande avventura che potrebbe riportarla a vivere. Arriva a Milano Centrale in netto anticipo rispetto alla partenza del treno che la porterà fuori dall’Italia. Ma l’imprevisto è dietro l’angolo. Esce dalla stazione e viene avvicinata da un individuo che la aggredisce e le strappa lo zaino con i soldi. Le rompe gli occhiali e la ferisce. Poi scappa. Concetta rimane a terra senza niente. “Tutto è svanito nel giro di un secondo – afferma con le lacrime agli occhi – Ero stordita. Mi guardavo attorno e non vedevo più niente. Non so nemmeno dire se quell’uomo avesse un complice o fosse da solo”.
Dalla speranza nel futuro su Concetta si abbatte il buio più completo. Non sa più cosa fare. Doveva partire per l’estero e ricominciare a lavorare e invece deve ritornare indietro. Non lo fa subito. Comincia a girovagare e lo fa per tutta la notte. Finchè trova la forza per chiedere aiuto a dei conoscenti. Da sabato scorso Concetta è ospite di una persona ma la situazione non potrà certo continuare in questo modo. “Mi sono sentita fallire – continua – Non sono riuscita nemmeno ad incominciare quanto avevo programmato. E’ un durissimo colpo dal punto di vista psicologico”.
Concetta non rivela a nessuno quello che le è successo. Vuoi per vergogna, vuoi per non creare dispiaceri a chi la conosce. Ma vuole crederci a sperare che qualcosa possa cambiare. “Mi appello a chiunque possa aiutarmi a ricominciare – conclude – Mi basterebbe riavere quello che ho perso. Se poi fallisco non ci saranno più scuse, ma almeno potrò dire di averci provato”.