Michela ha 46 anni e, dal mese di aprile di quest’anno, dorme all’ospedale Fornaroli di Magenta. E’ senza lavoro e senza abitazione. Michela è l’ennesimo caso di senza tetto che vivono alla giornata e vedono il futuro sempre più nero. La sua giornata tipo? Dopo la notte trascorsa in un angolo dell’ospedale esce e si reca in biblioteca. Almeno è un luogo riscaldato e comincia a fare domande di lavoro. A Mezzogiorno il pranzo è un problema, mentre la sera si reca al centro di via Moncenisio. Anche li ha lasciato il suo curriculum in cerca di fortuna. Ad oggi però nessuno si è fatto avanti.
“Ho svolto tanti lavori nella mia vita – ha detto Michela – Ho fatto la baby sitter, la badante, quella che tiene compagnia agli anziani. Insomma posso fare tante cose”. Ha il volto sofferente di chi fa fatica. “La vigilanza interna dell’ospedale non vuole certo persone che dormono nell’atrio – aggiunge – io stesa non voglio continuare a vivere in questo modo. Voglio semplicemente un lavoro che possa farmi ricominciare”.
Michela si è rivolta alle agenzie che si occupano di assistenza domiciliare. Ha compilato domande su domande, ma ad un certo punto sembra che tutto remi contro. Non è di Magenta, ma di Cuggiono. Vuole però dimenticare un passato che le ha reso la vita difficile se non impossibile. Le istituzioni, da quanto racconta, non si sono certo prodigate nell’aiutarla. Ma lei non demorde. “Sono senza reddito e senza niente – conclude – ma penso che esista sempre un momento di fortuna in ognuno di noi”.