Un confronto appassionante, quello andato in scena domenica 27 novembre alla biblioteca di Parabiago. Le ragioni del ‘Sì’ (sostenute dal consigliere regionale Pd Carlo Borghetti) contro quelle del ‘No’ (sostenute dal consigliere regionale M5S Stefano Buffagni). Sul palco i due contendenti (moderati da Ersilio Mattioni, direttore di ‘Libera Stampa l’Altomilanese on line’ e giornalista del ‘Fatto Quotidiano’), se le sono date di santa ragione e il dibattito si è infiammato più volte.
I temi di maggiore polemica sono stati il nuovo Senato, l’estensione dell’immunità parlamentare e il livello di autonomia regionale. Tutti temi affrontanti dalla riforma costituzionale. Se per Borghetti “viene superato il bicameralismo perfetto e si fa finalmente chiarezza, eliminando i contenziosi, sulle competenze delle Regioni e dello Stato”, per Buffagni “si tratta di una gigantesca presa in giro, sia perché lo Stato scippa alle Regioni soldi e competenze sia perché il bicameralismo non viene affatto eliminati, anzi si genera una confusione tale da rallentare l’iter legislativo, invece che semplificarlo e velocizzarlo”.
Sull’immunità parlamentare (che sarà estesa ai membri del Senato, pur non essendo eletti dal popolo) c’è da registrare la coraggiosa presa di posizione di Borghetti: “E’ una garanzia costituzionale importante e la trovo giusta”. Più netto Buffagni: “E’ una vergogna che un parlamentare non possa essere indagato e processato come un normale cittadino”.
La serata, che si è aperta col saluto di Laura Schirru (segretario cittadino Pd) e di Christian Vitali (portavoce locale del Movimento 5 Stelle), si è chiusa con gli ultimi sondaggi disponbili, che vedono il ‘No’ avanti nettamente, dai 4 ai 6 punti percentuali. Restano tuttavia moltissimi, circa il 50 per cento, gli elettori ancora indecisi.