‘Land of hope’, la terra della speranza. Un abbinamento tanto importante, quanto impegnativo. La speranza di ricominciare una vita lontano dal proprio paese di origine è quella delle migliaia e migliaia di migranti che continuano ad arrivare nei paesi d’Europa. Come migliorare quella che da più parti è vista come una vera situazione di emergenza? Con la conoscenza e lo scambio di opinioni. E così Magenta, oggi e domani, 7 e 8 dicembre, ospita la sessione di apertura del progetto ‘Ricostruire la vita nella terra della speranza’ insieme alle organizzazioni sociali di Turchia, il paese capofila, Grecia, Svezia, Slovenia, Polonia. Questa mattina il progetto è stato presentato alla stampa in Casa Giacobbe insieme all’assessore Marzia Bastianello, al sindaco Marco Invernizzi, a Tiziano Tomassini (consigliere comunale) e a Massimo Minelli, presidente della Cooperativa Intrecci.
“E’ un grande successo avviare il progetto nella nostra città – ha detto l’assessore Bastianello – un’avventura cominciata partecipando a tre bandi che facevano parte del Progetto Erasmus. E’ un progetto importante che, in realtà, abbiamo supportato da sempre”. La delegazione europea ha fatto visita al centro di accoglienza della Vincenziana, dove vengono ospitati cento richiedenti asilo. L’obiettivo è proprio quello di scambiarsi informazioni ed opinioni per gestire al meglio l’emergenza migratoria e puntare sull’integrazione sociale. Si parla sia di adattamento dei rifugiati nella società ospite, sia della capacità della società ospitante in quanto a solidarietà.
I progetti svolti per l’integrazione sono molteplici, a cominciare dai corsi di lingua e di alfabetizzazione digitale di base. Le delegazioni hanno poi fatto visita a una delle strutture SPRAR che la Cooperativa Intrecci gestisce a Rho.