L’Unione Sindacale di base ha inviato una missiva al prefetto di Milano Alessandro Marangoni e al direttore generale della ASST Ovest Milanese Massimo Lombardo in merito alla chiusura notturna del pronto soccorso di Abbiategrasso paventando la possibilità di uno stato di agitazione. Ecco il testo della missiva:
La scrivente Organizzazione Sindacale, USB – P., dopo aver espletato, in data 7 dicembre 2016 il tentativo di raffreddamento con I’ASST Milano Ovest, come previsto al comma 2 dell’Art.2 L. 746/L99O dichiara lo stato di agitazione di tutto il personale afferente al comparto e di tutte le aziende pubbliche e private della Provincia di Milano e in particolare di tutti i Comuni dell’Abbiatense. La scrivente, facendosi portavoce dei lavoratori e dei cittadini, esprime il disagio e il sentimento di profonda mortificazione rispetto alla scelta unilaterale da parte dell’Azienda di chiudere il Pronto Soccorso di Abbiategrasso nelle ore notturne, dalle ore 20.00 alle ore 08.00. Ciò e stato deciso contro la volontà dei lavoratori dell’Azienda ASST Milano Ovest e dei cittadini dei comuni limitrofi cui il PS è funzionale.
Riteniamo inaccettabile questa scelta, sia sul piano più strettamente sindacale che su quello più generale della rappresentanza dei diritti dei cittadini, perché in questo modo si lede il diritto alla salute, in particolar modo anche dei lavoratori notturni operanti nelle zone limitrofe – sancito dall’art 32 della Nostra Costituzione. lnoltre, con questa scelta, si umiliano i cittadini contribuenti ai quali l’ammodernamento della struttura di PS, avvenuta nel 2009, è costata circa 22 milioni di euro. Per quanto esposto chiediamo l’attuazione delle procedure di conciliazione ai sensi dell’Art.1, comma 4 della Legge 746/1990, come modificata dalla legge 83/2OOO.
Lo stato di agitazione e le eventuali successive azioni di protesta, si pongono l’obiettivo di far recedere la ASST Milano ovest da tale posizione e di ripristinare immediatamente l’apertura notturna del Proto Soccorso entro il 12 gennaio 2017 Ci riserviamo di individuare e comunicare successivamente all’effettuazione delle richieste procedure di conciliazione o comunque trascorsi i tempi previsti dalla Legge per le stesse, le modalità di eventuali scioperi o di altre forme di lotta.
ln caso di non accoglimento delle nostre richieste, la nostra Protesta non potrà che dare seguito a uno Sciopero Generale Provinciale ritenendo assolutamente inadeguata e mortificante la scelta di privare i cittadini di un servizio pubblico essenziale, seguendo la logica degli esercizi commerciali, aperti di giorno e chiusi di notte.
p. Coord. Regionale USB P.l.
Riccardo Germani