“I Vigili del fuoco Volontari sono il nostro orgoglio e stiamo cercando tutte le strade possibili per sostenerli concretamente” E’ quanto ha dichiarato il Vicepresidente del Consiglio regionale lombardo Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) che domenica 18 dicembre ha partecipato all’inaugurazione dell’ampliamento della caserma dei Vigili del Fuoco volontari di Corbetta. Nel suo intervento ha ricordato e ringraziato gli oltre 1600 volontari che operano in Lombardia dislocati in 70 distaccamenti, una rete diffusa su tutto il territorio regionale e importantissima negli interventi post-emergenziali. “In Regione – ha detto Cecchetti – la Lega Nord ha presentato un progetto di legge per sostenere i volontari dei Vigili del Fuoco, prevedendo un contributo economico per la formazione del personale e l’acquisto dei mezzi necessari al proprio lavoro, troppo spesso lasciato a carico dei volontari stessi e questo non è assolutamente giusto. Auspico che queste proposte diventino presto legge anche col sostegno delle altre forze politiche. Inoltre proprio in questi giorni – ha aggiunto Cecchetti – ho presentato un emendamento al bilancio regionale al fine di stanziare 200mila euro per garantire l’erogazione di corsi di formazione ai volontari e sostenere l’acquisto di nuovi mezzi e dotazioni tecniche”.
Il Vicepresidente Cecchetti inoltre ha ribadito la via da perseguire in futuro per aiutare in maniera concreta tutti i Vigili del Fuoco: “Ringrazio di cuore tutte le persone che svolgono questo ruolo fondamentale per il nostro territorio nella sede di Corbetta appunto, ma anche Inveruno, Magenta, Abbiategrasso e Garbagnate Milanese. Cittadini che gratuitamente mettono a disposizione il proprio tempo libero a favore dell’intera comunità, a volte rischiando anche la vita. Proprio per questo dobbiamo avviare un percorso con il governo centrale in cui rivendicare la competenza diretta sui Vigili del fuoco volontari, così da poter gestire al meglio sul territorio tutte queste realtà di volontariato che sono così importanti per tutti noi e che non vengono valorizzate abbastanza dallo stato centrale”.