GALLARATE – Ho appena finito di leggere il libro di Andrea Buffoni, sindaco di Gallarate dal 1975 al 1983, poi senatore della Repubblica. Fu vicino Craxi negli ultimi passaggi, e lo incontrò per l’ultima volta nel marzo del 1994 in piazza del Pantheon., poco prima delle elezioni politiche.
“Mi appare irriconoscibile, senza energia, come spento il fuoco della passione che lo aveva animato per anni. Anche la sua fisicità, la sua mole sembra rimpicciolita. Lo smarrimento della solitudine e dell’abbandono nello sguardo. Parliamo, o meglio parla molto lui, la voce tremante, gli occhi lucidi:
– Per la prima volta, dopo cento anni di storia, dalle elezioni sono esclusi i socialisti e il loro simbolo!
Ribadisce che si sente ingiustamente colpito, accerchiato e indifeso e che ‘A Milano aspettano solo di potermi arrestare il giorno dopo le elezioni!’
L’uomo è rassegnato e furioso e, ovviamente, angosciato, ma non domo”.
Qualche giorno dopo una tale tortura di stato Craxi emigrò in Tunisia e lì morì. Una vergogna per l’Italia, ancora in attesa di essere cancellata dalla storia. E i protagonisti di un tale misfatto non si sono ravveduti. Paolo Bracalini ha scritto (Il Giornale, 1° luglio 2016) che ogni anno mille innocenti vanno a finire in carcere (un sito errorigiudiziari.com ne fa l’elenco) e RAI 3, sabato scorso, ha messo in piedi addirittura una trasmissione andando a cercare gli innumerevoli imprigionati per niente che costellano la recente storia politica e non dell’Italia. Ma in questa Italia, che ci sia gente che toglie la libertà individuale perché non ha fatto bene il suo lavoro, sembra non interessare a nessuno.
Anche Andrea Buffoni, autore di Ricordare con gli occhi della mente, cinquecento pagine dov’è raccolta la sua esperienza politica che si chiude, anche nel suo caso, con un avviso di garanzia, per il quale, dopo dieci anni, è stato giudicato innocente (‘Il fatto non sussiste’). Una malagiustizia normale in Italia, con una magistratura di intoccabili che nessun potere politico osa mettere in discussione. Renzi si è limitato a ridurre le ferie e non siamo neanche sicuri se c’è riuscito…
FOTO Andrea Buffoni, nipote di Francesco Buffoni che fu senatore del Regno all’inizio del Novecento