Giovedì 12 gennaio torna il Filmforum al CinemateatroNuovo di Magenta. Ancora una volta grandi film e grandi nomi della regia accompagneranno il pubblico sino a primavera. Primo titolo, l’imperdibile Ken Loach di “Io, Daniel Blake”, Palma d’oro al Festival di Cannes dell’appena trascorso 2016.
Tredici titoli di autori provenienti da ogni parte del globo e che ci parlano della nostra attualità sociale, economica, morale attraverso lenti che attraversano i generi dell’ottava arte.
IL FILMFORUM DI CINEMATEATRONUOVO: tanta qualità ed ospiti di eccezione per capire il mondo e l’uomo
Ci siamo lasciati all’inizio di dicembre con l’incredibile “Anomalisa” di Charlie Kaufman; il tempo di celebrare le festività natalizie ed ecco che Filmforum, la rassegna di cinema d’autore di CinemateatroNuovo di Magenta, torna puntuale e fedele per i suoi affezionatissimi fruitori, quelli di sempre e quelli che cominciano a conoscerla.
Si parte il 12 gennaio – naturalmente giovedì, alle 21:15 – con l’ultimo di Ken Loach “Io, Daniel Blake”, film di cui si è molto parlato, uscito a ridosso della Brexit e tramite il quale il regista inglese riprende con vigore la sua umana osservazione dello stato delle classi più popolari nella società odierna; sembra strano (o è solo amaro?) ma il tema – sociale – con cui conoscemmo il regista negli anni Ottanta e Novanta non accenna ad esaurirsi.
“Io , Daniel Blake” ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes 2016 ed ha ricevuto (non è peraltro la prima volta per Loach) la menzione speciale della Giuria Ecumenica.
Tra questi tredici appuntamenti, che si susseguiranno dal 12 gennaio al 6 aprile 2017, quattro sono stati inseriti nella rassegna comunale “Magenta Cultura 2017”, quest’anno particolarmente incentrata sul tema della “visione” e dello “sguardo”. I titoli in questione: il 19 gennaio “Neruda”, di Pablo Lorraine, selezionato allo scorso Premio Quinzane, che verrà commentato in sala insieme al critico Roberto Manassero, caporedattore della rivista Cineforum; il secondo appuntamento sarà a febbraio, il 16, con la pellicola del regista filippino Lav Diaz, “Figli dell’uragano”, girato nelle Filippine all’indomani del passaggio devastante del tifone Jolanda del 2013; lo commenteremo assieme a Fabrizio Tassi vice direttore della rivista Cineforum e da anni amico e collaboratore del Filmforum di CtN. Per il successivo appuntamento della serie, tenetevi molto forte poiché verrete messi a tu-per-tu con l’ultimo incubo di Nicolas Winding Refn, “The Neon Demon”: per dirla con Fabrizio Tassi: “venire accompagnati dai genitori e foglietto delle avvertenze prima della visione”. Ultima proiezione inserita in “Magenta Cultura” è quella che chiude anche l’intero ciclo di Filmforum:
“Dopo la bella esperienza insieme dello scorso ottobre con la loro ‘Fabbrica del Duomo’, abbiamo nuovamente invitato gli autori Massimo D’Anolfi e Martina Parenti”, spiega il direttore della sala di via San Martino, Alberto Baroni; ed infatti non solo la visione del film dei due autori fu molto apprezzata ma ancor di più il dialogo in sala con loro, grazie alla disponibilità ma anche alla loro stessa curiosità nei confronti del pubblico. Questa volta apprezzeremo il loro “Spira Mirabilis”, altro viaggio nel rapporto tra l’uomo, la civiltà umana e l’immortalità; premio Green Drop (in ex equo con Terence Malick!) e Premio Sfera 1932 a Venezia nel 2016.
Vi sono poi i due appuntamenti speciali: uno per la Giornata della Memoria, il 26 gennaio, l’altro quello in collaborazione con una associazione del sociale magentino, quest’anno con LULE. Per il primo avremo “Il figlio di Saul” del regista ungherese Laszlo Nemes, premio Oscar 2016 come miglior film straniero, Golden Globe e Donatello; il secondo sarà 9 marzo con “La bella gente” dell’italiano Ivano di Matteo.
Tra gli altri titoli segnaliamo il 2 febbraio “Laurence anyways”, strepitosa pellicola risalente al 2012 del giovanissimo, geniale regista canadese Xavier Dolan, che abbiamo conosciuto al Filmforum lo scorso anno con “Mommy” con il quale si aggiudicò un sorprendente Leone D’Oro a Venezia.
A Dolan, seguirà, il 9 febbraio, una pellicola proveniente dall’altra parte del globo e della storia: “The assassin”, di HOU, co-produzione Hong Kong – Francia, ambientato nella Cina della dinastia Tang del IX secolo, premio per la regia a Cannes 2015.
Il 2 marzo avremo invece Jodie Foster alla regia con il suo “Money Monster” (L’altra faccia del denaro); thriller drammatico USA interpretato dai divi George Clooney e Julia Roberts. Rimanendo negli States, non poteva mancare (il 30 marzo) all’affezionato pubblico di Filmforum l’ultimo capolavoro dell’amatissimo Clint Eastwood, già dato in sala poco prima di Natale come prima visione: “Sully”, con il bravissimo Tom Hanks nei panni del capitano di volo Sullenberger e la sua incredibile vicenda, una storia di ammaraggio nella baia di New York, davvero successa nel 2009.
Il 23 febbraio torniamo in Europa, con la pellicola del regista romeno – in produzione francese – Cristian Mangiu: “Un padre, una figlia”, ambientato in un piccolo paese della Transilvania dove col padre medico cresce Eliza, in attesa di trasferirsi per studiare all’estero al compimento del suo 18 anno; ma qualcosa succede a porre ai due una prova importante.
Una serata “diversa” sarà invece quella del 23 febbraio, con la proiezione del film di Pif, “In guerra per amore”, che verrà commentato via skype in sala dallo stesso autore: “Abbiamo avuto la possibilità di conoscere Pif e di averlo in collegamento con noi – spiega Alberto Baroni; abbiamo pensato potesse essere una occasione interessante per il nostro pubblico, ed un po’ diversa; per cui lo abbiamo senza indugio inserito nella rassegna del nostro Filmforum, al quale darà certamente un poco di respiro, dato l’elevato livello di drammaticità e tensione di questo ciclo 2017. Del resto, la pellicola del noto personaggio, pur leggera e di commedia, offre una chiave di lettura della Seconda Guerra Mondiale e dell’intervento americano in Italia che farà sicuramente discutere”.
Dunque, una rassegna ricca e quantomai “impegnativa”, come nella migliore tradizione di Filmforum: “Non abbiamo paura di proporre pellicole “forti”, vuoi per tema vuoi per approccio registico”, commenta ancora Baroni, direttore ma anche “padre” della fortunata rassegna d’essay della sala “parrocchiale” inserita, peraltro, nel pregevole circuito ACEC. “Siamo giunti al 26 anno di Filmforum puntando sempre sulla qualità e sul valore del messaggio delle pellicole proposte; un messaggio che passa spesso – come accade di fronte a dei veri pezzi di arte – anche attraverso linguaggi ruvidi, eccessivi, senz’altro inusuali; ma anche attraverso immagini di bellezza incontestabile, afferrabile da tutti, alla quale e dalla quale si apre un mondo che ci porta dalla riflessione più ragionata all’emozione poetica, molto diretta. E questo fa della nostra rassegna una selezione, alla fine, veramente aperta, interessante e fruibile per tutti. Nel tempo abbiamo avuta la riprova che offrire qualità genera un pubblico di qualità. Non escludendo i tanti a favore di pochi bensì fornendo a tutti gli strumenti e la possibilità di incontrare sguardi capaci di ampliare orizzonti e conoscenza”. Ed in questa benemerita opera un alleato importante è stato senz’altro Marco Invernizzi, da sempre collaboratore e commentatore di “Filmforum”, presente anche in questo II ciclo 2016-17.
Ogni giovedì sera, ore 21:15 – ingresso € 5 – ogni 5 visioni 1omaggio – giovani sino a 26 anni e soci Pro Loco, €3,50
www.teatronuovo.com – FB CINEMATEATRONUOVO