Difesa della famiglia e della vita fondata sui due sessi: argomenti che sui media ufficiali sono vittime della censura del pensiero unico ma che in una città come Magenta hanno visto mercoledì sere la sala conferenze di Casa Giacobbe gremita di più di ottanta persone.
A salutare i convenuti il Dott. Patrizio Bertoni, referente di Branco ONLUS – Dipartimento Tutela della Famiglia, ricordando come l’associazione abbia nei suoi principi fondanti la difesa della famiglia come fondamento della Comunità Nazionale, e la radicale opposizione a tutti i tentativi di mettere in discussione l’identità dell’individuo con conseguente scardinamento della società: “Una società liquida, dove viene negata l’identità della persona, che viene svincolata dai concetti di Dio, Patria e Famiglia non può che essere una società di consumatori in preda al mercato globale: la Teoria Gender si inserisce in questo fenomeno di distruzione dell’identità. In questo modo si crea una società morta: noi ci opponiamo perché crediamo di essere i portatori di una fiamma dataci in consegna dai nostri padri per i nostri figli”.
L’ospite della serata, l’Avvocato Gianfranco Amato, segretario nazionale del Popolo della Famiglia e presidente dell’associazione Giuristi per la Vita, ha premesso come attualmente “Vi è il tentativo di considerare la famiglia come una costruzione socio-culturale, quando dalla preistoria, passando per la cultura greco-romana fino al Cristianesimo, è constatabile storicamente come l’istituto famigliare composto da padre, madre e figli sia un dato pre-politico e pre-giuridico, assolutamente naturale. I tentativi politici di stravolgere la realtà naturale hanno sempre fallito”. In maniera coraggiosa e con documentazione alla mano Amato ha illustrato come la Teoria Gender stia in maniera subdola avanzando nell’ambito giuridico, culturale e pedagogico: modelli educativi e culturali che sono stati sperimentati con rovinosi risultati nei paesi anglosassoni e scandinavi, ad esempio con un vertiginoso aumento delle violenze sessuali dovute ad una precoce sessualizzazione dell’infanzia. Denunciando come dietro tutto ciò vi siano interessi finanziari ed economici dei poteri forti che sono interessati a creare una società composta da individui privi di qualunque legame e di qualunque identità, sempre con documenti alla mano è stato dimostrato come le principali agenzie di costume – ad esempio il canale televisivo americano Real Time con la sua trasmissione sui bambini transgender – stanno sdoganando presso la gioventù occidentale questa visione relativizzata della sessualità e della famiglia.
La straordinaria risposta della città di Magenta a quest’evento dimostra ancora una volta come in Italia vi sia una totale distacco tra la cultura del politicamente corretto propinata dai canali ufficiali e l’appello alla verità, che tra la gente sicuramente non ha smesso di trovare riscontro e partecipazione.