Un Abbiatense insospettabile. Un uomo, imprenditore, che secondo l’accusa avrebbe ricevuto un minorenne in casa sua per consumare incontri sessuali. Un’accusa pesantissima quella che gli viene contestata perché è quella di prostituzione minorile e atti sessuali con minori. La Procura di Milano e i carabinieri del nucleo investigativo telematico sono arrivati anche all’abbiatense, un uomo classe 1958 che non avrebbe mai avuto problemi con la giustizia nel suo passato. Lui insieme ad altri dieci indagati. Per nove si loro è stata accolta la richiesta di misura cautelare, per gli altri due è stata rigettata. L’abbiatense è uno di quelli che si torva agli arresti domiciliari.
C’è anche un uomo di Nerviano agli arresti domiciliari per gli stessi capi di imputazione. Lui è più giovane, classe 1975. L’abbiatense è difeso dall’avvocato Roberto Grittini. “Devo ancora studiare con attenzione il caso, quindi non posso certo entrare nel merito della vicenda – ha commentato in prima battuta il legale – Ho avuto solo un breve contatto telefonico con il mio assistito e in serata lo andrò a trovare al domicilio”. E aggiunge: “Non risulta abbia precedenti, se non un breve coinvolgimento nell’indagine Ortomercato dalla quale ne uscì subito”. Dopo che l’indagine su un giro di pedofili partì in quel di Lainate, grazie ad un controllo dei carabinieri della locale stazione che sorpresero un uomo in auto con un ragazzino sudamericano di dodici anni, si arrivò anche all’abbiatense. Le celle telefoniche catturare durante le investigazioni sarebbero compatibili. Quindi provenienti dalla sua abitazione. Come avvenivano gli incontri? C’era chi incontrava i minorenni in auto, chi nella propria abitazione. A casa dell’abbiatense si sarebbe presentato un ragazzino minorenne.
Un ecuadoregno. Tutti i minorenni coinvolti in questa tristissima storia sarebbero di origini sudamericane. Ragazzini poveri, bisognosi di soldi. Pronti anche a vendersi per i soldi. Sarebbe salito nell’abitazione del 48enne per avere degli incontri con lui. Un ragazzino che, spiega l’avvocato Grittini, sarebbe stato contattato tramite siti internet di incontri. Un sito, tra questi, è chiamato Planet Romeo ed è dedicato agli omosessuali. Un sito dove chi è in cerca di avventure non ha che da registrarsi e qualcuno si fa avanti.
Naturalmente tutti dovrebbero essere maggiorenni e allora non ci sarebbe nulla di male. Le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo telematico hanno puntato molto su questi siti internet e community di incontri. Hanno passato al setaccio chi lo frequenta. Fino a chiudere il cerchio di una vicenda tristissima arrivata fino ad Abbiategrasso.