A ridosso della seduta di Consiglio Comunale di Magenta, nella quale si discuterà la definitiva approvazione della Variante Generale al Piano di Governo del territorio, le forze di opposizione di centro destra desiderano porre in evidenza alcuni punti per noi salienti, che di fatto pongono pesanti interrogativi sull’operato della giunta magentina, su di un provvedimento che arriva a fine legislatura. Il centro sinistra a Magenta ha il vizietto di portare questa tipologia di provvedimenti sempre a ridosso della tornata elettorale. Il Piano di Governo del Territorio, diversamente chiamato Piano di Governo del Sindaco, dovrebbe essere quello strumento che permette, al Sindaco eletto, di lavorare sullo sviluppo della città per l’intero suo mandato. Oggi, a pochi mesi dalla tornata amministrativa nella nostra città, ci pare quanto meno imbarazzante che si arrivi alla approvazione di un così importante documento dopo cinque interi anni di legislatura in cui si è detto e scritto di tutto. Bon ton istituzionale sarebbe, rimandare l’approvazione di un così importante documento, almeno nei primi anni della legislatura. Approvare un nuovo Pgt, a ridosso della imminente campagna elettorale, al di là di ogni qualsivoglia contenuto, ci appare dunque scorretto. La sua approvazione con tale tempistica, fa perdere, nel contempo, valore al Piano stesso. Di seguito i punti sui quali ci sentiamo di essere protagonisti nel prossimo dibattito nella nostra città.
1) Il risparmio del territorio che la giunta va dichiarando è puramente teorico e non tiene conto del fatto che, legge alla mano, i proprietari di aree edificabili potrebbero, sino ai primi giorni di Giugno, esercitare il proprio diritto alla presentazione di progetti atti a modificare l’assetto territoriale. Se tale ipotesi, come già ci appare, fosse plausibile, non solo il piano di governo della giunta Invernizzi non risparmierebbe suolo ma anzi aggiungerebbe nuove edificazioni nella nostra città.
2) Siamo del tutto contrari alla cancellazione dell’area Businness Park, quale polo di attrazione per nuove imprese ed imprenditori. Esso rappresentava una opportunità per Magenta, in termini di occupazione e nuove imprese. Riteniamo infatti sbagliato insistere solo ed esclusivamente sulle aree dismesse per via degli alti costi a carico di eventuali privati interessati ad investire sulle predette aree, considerata la difficile congiuntura socio politica oltre che economica che sta attraversando il nostro paese.
3) Aree Saffa e Novaceta. Dopo la girandola di progetti più o meno annunciati dall’attuale amministrazione, sostanzialmente si torna alla programmazione territoriale già indicata dalla passata giunta di centro destra capitanata da Luca Del Gobbo. Altro che concertazioni con il territorio. I nostri gruppi consigliari, nelle diverse sedute in cui si è a lungo dibattuto delle aree in questione, hanno sempre tenuto a ribadire la bontà delle previsioni della passata amministrazione. Oggi, in assenza di una sicura e chiara progettualità sulle due aree prese in esame, meglio lasciare tutto come si era trovato nel vecchio piano. Ciò darà la possibilità alla prossima amministrazione di affrontare il tema, con rinnovato spirito imprenditoriale, senza il lancio di fantomatici progetti che oggi non trovano nessun riscontro nella documentazione ufficiale da noi analizzata. Per altro cogliamo l’occasione per informare la città che non vi sono evidenze che l’azienda Amazon voglia insediarsi a Magenta nel prossimo futuro nell’area Novaceta. Ma sopratutto vorremmo capire qual’è, oggi, il piano che hanno Sindaco e Giunta per rilanciare l’area Novaceta, cercando di risanare quella ferita ormai aperta da anni che a visto la nostra comunità, perdere tantissimi posti di lavoro. In sostanza, come si vuole rimarginare questa ferita inferta al territorio? Anche per quanto riguarda l’area Saffa, ci piace ricordare che fu proprio la nostra amministrazione, venendo incontro alle istanze della frazione di Pontenuovo a inserire sulla predetta porzione di territorio un parte residenziale, al fine avere una frazione più vivibile, con più servizi.
4) Università: nonostante i proclami del Sindaco Invernizzi, non abbiamo trovato un solo documento che attesti in quale parte della città possa sorgere il tanto agognato polo universitario, annunciato in pompa magna alla città solo qualche mese fa. Quindi ci chiediamo ancora oggi se quella notizia fosse una boutade oppure se fosse una delle tante favole dell’ormai famoso libro dei sogni della giunta di Centro Sinistra.
5) Il nostro territorio, a fronte di nuove costruzioni si impoverirà rispetto alle opere pubbliche di compensazione: durante gli anni di amministrazione di Centro Destra, la allora giunta, a fronte di nuove realizzazioni edilizie, con un criterio di ricaduta sul quartiere che avesse subito l’intervento, provvedeva a realizzare opere di compensazione, mitigazione e servizi quali parcheggi o verde pubblico. Oggi, siamo molto preoccupati in quanto come già visto in qualche recente consiglio comunale, si tende a monetizzare tutti i soldi provenienti dal pagamento degli oneri di urbanizzazione. Ne consegue una minore possibilità per la nostra comunità di veder realizzate opere a supporto dei nostri quartieri. (E’ innegabile che questa giunta passerà alla storia per non aver realizzato nemmeno un’opera pubblica in cinque anni in città).
6) A nostro giudizio, le norme contenute nel Pgt, non sono semplificate a favore dei cittadini. Ci saremmo aspettati, visto il programma elettorale dell’Amministrazione Ivernizzi, una maggior attenzione nei confronti appunto dei cittadini che sono i primi fruitori di questo strumento.
7) Manca uno sviluppo della città nel settore ricettivo che avrebbe potuto attrarre nuove possibilità di sviluppo del territorio e dei nostri operatori economici, dal momento che ricordiamo che Magenta si trova a dieci minuti dall’aeroporto intercontinentale di Malpensa e a soli quindici minuti dai padiglioni della Fiera di Milano.
8) Manca una cornice d’insieme che ponga in capo al piano un minimo comun denominatore che possa fungere da cornice al quadro complessivo che poi, altro non è se non la domanda: cosa si vuole fare di Magenta?
- Leggendo le regole restrittive che sono contenute nell’attuale provvedimento si nota come non sarà, una volta approvato, più nemmeno possibile realizzare sul confine, nemmeno un box con altezza di 2,50 mt. Questo esempio vuole essere rappresentativo delle penalizzazioni a cui andranno incontro tutti i nostri cittadini.
- Piano di Governo per il sociale. L’attuale Amministrazione Comunale, a seguito dell’approvazione del documento di cui all’oggetto, di fatto cancella ogni azione sociale all’interno del Piano di Governo del Territorio: non troviamo in fatti più traccia né del parco sportivo per disabili né per un progetto “ Dopo di Noi” che nel passato piano erano punto di forza per una città che non vuole pensare solo al presente bensì vuole essere lungimirante per il prossimo futuro.
Per tutti questi motivi giudichiamo la variante al Piano di Governo del Territorio posta in essere dall’Amministrazione Invernizzi, insufficiente ad essere al passo con i tempi, per una Magenta che voglia davvero aprirsi al futuro. L’approvazione dello strumento di programmazione urbanistica, così come concepito, bloccherà Magenta per i prossimi anni a venire. Abbiamo già perso treni importanti quali Expo, non vogliamo che la nostra città e la nostra comunità ritornino all’oscurantismo della fine degli anni ’90 in cui si sapeva solo e solamente dire di no a tutto e a tutti. Ci chiediamo quali sia, dunque, la vera vocazione che questo nuovo Pgt, voglia dare a Magenta. Quale sarà lo sviluppo della nostra città in connessione con il Post Expo? Come si inserisce Magenta, all’interno dell’area metropolitana? Ci auguriamo di sentire, dopo cinque anni, risposte convincenti in Consiglio Comunale, diversamente, saremo costretti a ribadire, ancora con più forza, a tutti i magentini, che questa amministrazione, non solo per cinque anni ha navigato a vista ma ha, inoltre, impoverito la nostra città, approvando un documento che non solo arriva fuori tempo massimo ma che non consegna al futuro, una Magenta di cui se ne conosce il destino. (comunicato ricevuto)