TURBIGO – L’affresco che pubblichiamo rappresenta l’Immacolata Concezione. L’iconografia rispetta i canoni del ‘tipo’ d’Immacolata mantenuto quasi inalterato dal Seicento ad oggi. I caratteri essenziali sono quelli della “donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle…” (Apocalisse 12.1; inoltre, con “veste bianca e mantello azzurro” schiaccia la testa del serpente, simbolo di Satana).
Questo affresco si trova rappresentato sul palio vinto dal ‘Turbigh in Giò’ nel 1985, esposto nella chiesa dei SS. Cosma e Damiano e, inoltre, ha rappresentato lo schema al quale hanno fatto riferimento i ragazzi di Brera per la realizzazione della statua posta nella piazza dedicata, appunto, alla ‘Madonna della Luna’. Infatti, la ‘Luna’ che nell’iconografia classica è posizionata sotto i piedi della Madonna, nella statua si trova dietro la schiena e le stelle che ornavano la corona sono state inserite nel basamento della statua.
Dicevamo dell’affresco originario, che aveva dato il nome all’Osteria posta sulla riva destra del Naviglio, che fu strappato dai proprietari negli anni Ottanta del secolo scorso e, da allora, riposa a Novara. Il Gruppo d’In Giò ha chiesto di donarlo alla Chiesa dove farebbe bella mostra di sé e non è escluso che ciò avvenga nei prossimi anni.
IMMACOLATA CONCEZIONE – Questa festa mariana, la cui data – 8 dicembre – fissata più di un secolo fa, non fu spostata alla domenica successiva come successe ad altre feste religiose. Rimase festa di precetto, qualunque sia il giorno della settimana in cui viene a cadere. Il trasferimento avrebbe sminuito quel significato di ‘purezza’ insito nella festa. E di questi tempi, in cui alcuni preti (don Contin) ne combinano di tutti i colori, riscoprirne il valore spirituale e morale non sarebbe male.
FOTO L’affresco dell’Immacolata Concezione al tempo in cui era collocato in un locale di quella che fu l’Osteria posta all’interno del complesso della Dogana Austriaca (riva destra del Naviglio Grande)