Tornare a Magenta dopo una giornata di lavoro e ritrovare l’auto danneggiata. Centinaia di euro di danni e uno stipendio che se ne va in fumo. Senza possibilità di ottenere risarcimenti perché il danneggiatore di turno si è guardato bene dal farsi vivo ed è scappato con buona pace di chi il danno l’ha subito. Accade alla stazione di Magenta dove è sempre difficile trovare un parcheggio. I posti auto di via Marconi vanno esauriti in un attimo e così quelli delle zone limitrofe.
L’altra mattina Sara, una ragazza di Boffalora sopra Ticino che lavora a Milano, aveva lasciato la sua auto in viale Lombardia, la strada che si trova a fianco della linea ferroviaria Novara Milano. “Al mio ritorno a Magenta ho trovato l’auto con il paraurti sfasciato – commenta – ed è già la seconda volta che succede. Tutto questo senza che la persona che mi ha fatto il danno si sia degnata di rintracciarmi in qualche modo”. Quello di questa giovane è soltanto un esempio tra i tanti. L’amarezza è tanta perché Sara non è certo una benestante. E’ una ragazza che lavora duramente e grazie al lavoro è riuscita ad acquistare un’auto: “Ho impiegato anni per comprarla e non è giusto che debba subire tutto questo per colpa di qualche incivile”.
Il problema non è solo di Sara. Viale Lombardia non è dotata di parcheggi delimitati e la sosta avviene spesso in maniera selvaggia. E così sovente accade che qualcuno cerchi di lasciare l’auto dove non riesce e sbatta contro un altro veicolo in sosta. Per poi andarsene e, in tutta fretta, cercare un altro posto auto altrove. Se ne contano già parecchi di incidenti di questo genere. Un malcostume tipico della nostra società. Insomma il problema dei parcheggi, specialmente nella zona dello scalo ferroviario, è uno dei più annosi a Magenta e chissà mai quando e se verrà risolto. “Servirebbero delle telecamere che forse potrebbero servire in questi casi – continuala boffalorese – Anche qualche controllo in più nella zona della stazione e multe da parte della Polizia locale a chi parcheggia dove non dovrebbe sarebbero necessari. Solo sei mesi fa ho subito lo stesso trattamento, anche se in maniera minore. Ancora un danno all’auto e nessuno che risarcisca”.