TURBIGO – Chi è nato a Turbigo sa chi era la ‘Mariuccia del Giorgio’ (alias Maria Fasani, 82 anni). Gestiva una delle prime gelaterie del paese in Via Roma e tutti i ragazzini che hanno oggi settant’anni sono andati, con qualche lira in tasca, a chiedere un cono. Lei apriva la finestra, introduceva la paletta nei contenitori rotondi e tirava fuori il gelato che smalmava sul cono.
Era stata colpita dal male oscuro qualche decennio fa e lo aveva combattuto con tutte le forze riuscendo a sconfiggerlo una prima volta, ma poi, la seconda volta, non ce l’ha fatta, pur battagliando fino alla fine.
E’ morta serenamente, mentre sorseggiava un the, ma a chi l’aveva incontrata nel Natale scorso aveva fatto presagire la sua fine.
Noi l’avevamo incontrata una decina di anni fa, al tempo della chiusura del famoso esercizio commerciale in Via Roma. Ci aveva aveva raccontato la storia del ‘Giorgio’ – che era iniziata con la donazione di una sua zia – che qui sotto ripubblichiamo:
“DICEMBRE 2006: Poco prima di Natale abbiamo incontrato il ‘Giorgio’ e la ‘Mariuccia’ nel loro bar-gelateria che gestiscono da più di mezzo secolo in via Roma. Abbiamo chiesto che ci raccontassero la storia di quella che fu la ‘sentinella’ nella via principale del paese, che ha visto scorrere davanti alle vetrate del negozio la seconda metà del Novecento turbighese.
Il loro è sempre stato un servizio d’eccellenza, poche parole, tanta cordialità e correttezza. Sempre. Una serietà rara, ricambiata con una grande fiducia dai prestigiosi clienti, ma anche dai tanti che al mattino si fermavano per il caffè e la brioche e che, in questi giorni, hanno fatto sentire il loro affetto. D’altra parte l’età ha il suo peso. Poco prima di Natale, Giorgio Valloni, 82 anni, insieme alla Mariuccia hanno deciso che era tempo di fermarsi. La claire del loro storico negozio rimarrà chiusa il 1° gennaio 2007. I suoi figli hanno preso direzioni diverse e la nipote non se la sente di prendersi in carico un impegno così gravoso. Il bar è una scelta di vita, quella che Giorgio Valloni e la moglie Mariuccia, fecero tanti decenni fa:
Il primo locale l’aveva aperto nel 1933 mia zia – dice la Mariuccia – Maria Mereghetti che proveniva da Milano dove aveva acquisito una certa professionalità nel campo. Si trattava di una gelateria-latteria, posizionata un po’ più avanti, sempre in via Roma, ma nel ‘53 l’Agliati vendette sia il garage, sia il cortile interno perché intendeva spostarsi sulla Strada Statale 341. Acquistammo gli immobili e realizzammo un bar moderno che fu allargato con la saletta da the negli Anni Sessanta, quando l’adiacente salumeria Aldeni decise di chiudere i battenti.
Abbiamo creato un negozio a nostra immagine e somiglianza – dicono Giorgio e Mariuccia – e gli abbiamo sempre voluto bene e ‘Lui’ ci ha dato più di quanto immaginassimo. L’altro giorno ho chiamato il Sindaco – continua il Giorgio – per informarlo della mia decisione: mi ha abbracciato e ci siamo commossi come due ragazzini.
Nella nostra lunga attività di esercenti non abbiamo mai avuto lamentele, commenti, discussioni. Per noi l’attività commerciale è sacra. Osservavamo l’organizzazione dei negozi di alto prestigio e cercavamo di adottarne i criteri, proprio per rimanere al passo con i tempi.
Com’è la sua giornata di lavoro?
GIORGIO- Mi alzo alle 5.30, alle 6 arriva il latte. A quest’ora è già pronta la prima sfornata delle brioche per i primi clienti del mattino. Poi arriva la moglie Mariuccia e insieme conduciamo il negozio fino a sera.
Nel periodo natalizio il lavoro raddoppia…
GIORGIO – Sì. C’è la preparazione dei cesti natalizi. Tenevamo un quadernetto nel quale annotavamo tutto quanto inserivamo nei cesti. Abbiamo avuto clienti che facevano ordini per migliaia di euro dicendo: ‘Giorgio, fai tu!’ Una fiducia totale che mi lusingava e faceva sì che diventassi ancora più scrupoloso nel scegliere i diversi prodotti con l’unico scopo di soddisfare pienamente i miei clienti.
Conoscendo la serietà del Giorgio non abbiamo dubbi che la decisione sia definitiva…
GIORGIO – Oggi ho il grande rammarico di aver perso un ‘compagno’, ma anche la soddisfazione di aver svolto la mia attività commerciale per tanti anni, sempre a testa alta.
In questi anni il ‘Giorgio’ ha spronato giovani ad aprire attività simili alla sua, convincendoli della bontà della scelta, senza curarsi del fatto che sarebbero diventati dei concorrenti. Non era nel suo stile. Così come non ha fatto mai mancare il suo supporto alle diverse iniziative del paese, come il recentissimo “Natale dei piccoli” e per la “Festa d’in giò”, per la quale ha offerto per decenni i prodotti per la cioccolata. Grazie Giorgio!
FOTO La foto scattata in occasione del compimento del 90° genetliaco di Giorgio Valloni. Alla sua sinistra la moglie Mariuccia che l’ha lasciato solo…