Si è presentato ufficialmente Giuseppe Rescaldina per la lista ‘Assieme Ripartiamo’. All’Ideal di Magenta lo psicologo ha spiegato i punti fondamentali del programma elettorale e le motivazioni che lo hanno spinto ad accettare l’incarico di candidarsi al ruolo di sindaco. Sara Mastronicola, Antonio Simondo e Manuel Vulcano erano al tavolo con lui a rappresentare le forze di sinistra nella casa del popolo, l’Ideal per tradizione.
“Rifondazione e Sinistra Italiana non avrebbero avuto la forza di fare quello che si sta facendo oggi. Grazie ad una figura importante, conosciuta e ben voluta nel magentino questo è possibile”, ha detto Vulcano. Una piccola rivoluzione è stata fatta. La sinistra a Magenta sta lavorando assiduamente, insieme. Rescaldina ha sintetizzato i punti salienti discussi con gli altri componenti del gruppo. Di cosa ha bisogno Magenta? Per quale motivo ‘Assieme Ripartiamo?’. “Questo è un laboratorio magentino – ha spiegato Rescaldina – fare politica deve essere un piacere. Non servono gli interventi sofferti. Mi piace venire qui a discutere delle problematiche della città”.
Gli ingranaggi del logo simboleggiano il lavoro che giovani ed esperti che fanno parte della lista stanno svolgendo. Assieme Ripartiamo intende ripartire da un progetto e dal rendere Magenta una città più allegra e partecipata. “Quando Invernizzi ha cominciato – continua – c’era tanta gente attorno a lui. Poi il PD è rimasto solo”. Ascoltare la gente è la parola d’ordine. La comunicazione chiara sarà fondamentale per Rescaldina. Perché chi è eletto è al servizio della cittadinanza. La cultura: sbagliato pagare un docente universitario che viene a parlare in città. Con duemila euro a ‘Non solo pane’, la mensa dei bisognosi, mangiano tante persone. Il lavoro. A Magenta esiste un centro per l’impiego di Città Metropolitana del quale non si sa nulla. Le grosse aziende stanno chiudendo o hanno chiuso da tempo.
“Abbiamo un grosso potenziale che è il turismo – afferma – e che non riusciamo ancora a sviluppare. Un turismo consapevole da incentivare attraverso la ristrutturazione di cascinali in agriturismi”. Chiedere corsi di formazione in turismo è un’idea. La scuola, altro punto fondamentale. Gli edifici vanno messi in sicurezza. La sanità, punto caldo sul quale i singoli comuni possono ben poco. Gli ospedali chiudono e, per risparmiare, si accentra tutto su Legnano. Necessario, secondo Rescaldina, che i comuni lavorino insieme. L’ambiente. “E’ stato approvato un pgt che prevede di costruire altre case e a Magenta abbiamo mille appartamenti sfitti”, spiega. Che aggiunge: “Il territorio deve essere consumato in base ai bisogni delle persone”. E sulla sicurezza? La sicurezza è un problema di tutti, destra e sinistra. Non solo repressione però, ma soprattutto prevenzione. Il controllo del vicinato va bene. Che sia un controllo sociale però. Una responsabilizzazione nei confronti delle persone che ci vivono accanto.