Case Aler di via Toti a Magenta. L’appartamento al civico 117, terzo piano, è stato sbarrato. La finestra rotta per impedire che a qualcuno salti in mente di entrarci. Da tre mesi era occupato abusivamente da una giovanissima famiglia di italiani. Lui 23 anni, lei 20 appena compiuti e un bimbo di soli sei mesi. L’operazione è scattata quasi per caso perché l’altro giorno la Polizia locale di Magenta si era recata sul posto per recuperare un cane e si è imbattuta in un’occupazione abusiva. Sono arrivati sul posto anche i Carabinieri e i tecnici dell’Aler.
E si sono vissuti momenti di tensione. “Non è giusto che Aler si comporti in questo modo – ha detto Franca Deiana, cugina della ragazza che ha dovuto lasciare l’appartamento – parliamo di una casa che era vuota da anni, inutilizzata. Perché non vengono incontro agli italiani in difficoltà?”. L’intero quartiere dell’Aler necessita di interventi al più pesto. Percorrendo i corridoi che portano all’ultimo piano ci si imbatte in cumuli di rifiuti abbandonati. Rottami di biciclette buttate in un angolo. Balconi zeppi di macerie. Deiana afferma che hanno provveduto loro a mettere in sicurezza i quadri elettrici per tutelare i bambini. Anche lei è abusiva, ma non teme i controlli: “Lo sanno e anche l’altro giorno mi hanno detto che me ne devo andare”.
La cugina e il suo compagno con il bimbo hanno trovato una sistemazione di fortuna a casa di amici: “Ma sarà soltanto provvisoria – afferma la cugina – Hanno agito in maniera arrogante senza preoccuparsi delle conseguenze. Qui ci sono tanti appartamenti vuoti da sistemare e assegnare. E’ così da anni. Perché non li danno a chi ne ha bisogno?”.