MILANO – Il convegno ‘Il completamento dell’idrovia Locarno-Milano-Venezia’, che si è svolto a Milano nel pomeriggio di lunedì 20 febbraio, ha riunito diverse voci tutte concordi nel sottolineare l’importanza di un sogno che sta acquisendo sempre più contorni reali, come ha ribadito nel corso dei lavori il primo cittadino di Milano Giuseppe Sala.
Sala, in passato Commissario unico per Expo e convinto sostenitore del progetto delle Vie d’acqua, ha sottolineato l’esigenza di contemperare le affascinanti suggestioni evocate dal rilancio dell’antica idrovia – ma anche di una futura riapertura dei Navigli – con la concretezza necessaria per valutare l’impatto di progetti così significativi su Milano, che sta riscoprendo la sua vocazione di città d’acqua e contemporaneamente un nuovo modello di turismo lento. Il Sindaco del capoluogo lombardo ha dunque dichiarato il suo impegno per l’attuazione di una precisa volontà di restituire a Milano la piena godibilità dei Navigli anche in navigazione; quest’ultima è sempre più considerata un’efficace modalità per rendere accessibili i grandi patrimoni storico-culturali locali, secondo quanto spiegato anche dal Presidente dell’Istituto per i Navigli Empio Malara.
Il Presidente del Consorzio Alessandro Folli ha invece avuto modo di ricordare quanto realizzato dall’Ente per il ripristino della navigazione sino a Milano, illustrando altresì la portata e il valore economico delle opere per la riattivazione della tratta che porta a Pavia.
“La riapertura della tratta sino a Pavia è possibile; ci sono i presupposti per poter avviare un progetto organico che restituisca la navigazione al Naviglio Pavese. Si tratta ora di reperire le necessarie risorse economiche; è un impegno oneroso ma la partnership tra Enti, tra pubblico e privato, può fornire delle risposte incoraggianti” ha osservato il Presidente Folli.
Il lavoro svolto da ETVilloresi è stato richiamato anche dal contributo portato dal Console generale aggiunto di Svizzera a Milano Elisa Canton.
Tra i numerosi interventi, Elio Borgonovi dell’Università Bocconi di Milano ha rilevato le potenzialità, in termini di formazione di reddito e di occupazione, derivanti dagli investimenti nell’idrovia e nel suo completamento, mentre il Sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali Ilaria Borletti Buitoni ha sottolineato, in un videomessaggio, il valore aggiunto promanante dalla rivalutazione della risorsa acqua. A seguire le testimonianze di Sindaci e rappresentanti della cultura hanno ribadito l’importanza di creare sviluppo attorno all’acqua, sfruttando le numerose potenzialità non ancora colte.
Al termine dei lavori l’Assessore regionale al Territorio Viviana Beccalossi, intervenuta in luogo del Presidente Roberto Maroni, ha ribadito i recenti tagli alle risorse che rendono difficoltoso reperire i mezzi necessari per nuovi investimenti ma al contempo ha espresso la volontà di supportare i progetti che, al pari de La Civiltà dell’Acqua in Lombardia, testimoniano l’impegno, anche sul fronte della valorizzazione, dei Consorzi di bonifica come soggetti attivi sul territorio.
L’apertura del confronto con il pubblico, numeroso e partecipe, ha infine attestato l’interesse collettivo che accompagna il rilancio della Locarno-Milano-Venezia che, come preannunciato nel corso del convegno, vedrà entro il 2017 il completamento della Conca di quinta classe di Isola Serafini per navigare in continuità da Pavia a Cremona.
L’idrovia Locarno-Milano-Venezia non è più un sogno!
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