“Ciao, sono Cristina, qui in Italia è tutto stupendo, i nostri figli vanno a scuola e paga tutto lo stato, noi che abbiamo una costituzione forte (qualcuno dice la più bella del mondo) e i nostri politici seguono alla lettera l’articolo 1 e noi, la conseguenza, è che abbiamo un lavoro dignitoso che ci permette di vivere bene, Siamo Felici!”.
Quando abbiamo incontrato Cristina Sinopoli e Mauro Bonini, una coppia di Turbigo in difficoltà, avremmo voluto sentire queste parole, ma non è stato cosi.
Sono una coppia italiana in difficoltà, una delle tante. In questo primo articolo sulla loro situazione, volutamente, non scendiamo in particolari. Diciamo solamente che sono in evidente stato di difficoltà e sembra che non trovino da nessuna parte, specie dalle istituzioni, anche locali, quell’aiuto che dovrebbe essere dato a chi si trova in queste situazioni.
Cristina ci racconta: “a fine Marzo avremo lo sfratto esecutivo, non sappiamo dove andare, ho due bambine piccole, mi sa che saremo costrette a vivere in auto”.
Sono in graduatoria per una casa dell’Aler, ma sembra che la “burocrazia” gli sia nemica, intanto la fine di Marzo, momento dello sfratto esecutivo si avvicina. Il 7 Marzo avranno una risposta se una abitazione per loro c’è, vedremo, aspettiamo anche noi.
Mentre parliamo gli chiediamo se hanno partecipato a qualche bando regionale per le famiglie in difficoltà. Ci accorgiamo che non ne sanno nulla. Notiamo che nessuno gli ha dato qualche informazione sugli aiuti per il Sostegno all’Inclusione Attiva, aiuto ancora in corso dato da Regione Lombardia.
Facciamo qualche chiamata a qualche politico che conosciamo e chiediamo se ci siano bandi attivi, ci confermano di sì, ma fanno fatica a dirci le modalità di accesso ai bandi.
Come un semplice calcolo matematico (2 + 2 = 4), ci accorgiamo che le amministrazioni non sono nemmeno loro informate sui bandi d’aiuto alle famiglie in difficolta.
Durante il nostro colloquio con la coppia, navighiamo in cerca d’informazioni sulla inclusione attiva e notiamo che anche noi facciamo fatica a ricevere informazioni corrette.
Per ora, come Cristina e Mauro aspettiamo il 7 Marzo, data in cui ufficialmente gli diranno se gli avranno assegnato un alloggio, sperando che chi può faccia quello che è giusto fare.
Una piccola annotazione: Sono Italiani, sono una famiglia, ci sono dei minori, sono in difficoltà!
Chi può dare una mano alla coppia, ci contatti in redazione mail: info@corrierealtomilanese.com
Mauro cerca solo un lavoro che gli possa dare la possibilità di riprendersi da questo momento di difficoltà.