INVERUNO – – In relazione alle recenti agitazioni che hanno coinvolto la fabbrica DZETA di Inveruno, la Segreteria della CISL Milano Metropoli e la FEMCA CISL territoriale tengono a fare alcune puntualizzazioni. “Il nostro sindacato è presente sul territorio dell’Alto Milanese da anni monitorando costantemente la situazione all’interno del comparto conciario, ancora assai significativo in zona, quanto a posti di lavoro” dichiara Vito Zagaria responsabile territoriale della FEMCA CISL.
“Non accettiamo, quindi, generalizzazioni – continua Zagaria – né strumentalizzazioni. La nostra Organizzazione Sindacale si batte storicamente per la tutela e la garanzia dei lavori, ma non accetta descrizioni sommarie di questo settore lavorativo”.
“Chi parla di licenziamenti selvaggi e di una sorta di ‘far west’ sbaglia – prosegue il delegato della FEMCA – in quanto, poco responsabilmente, rischia di causare un danno a quei lavoratori e a quelle famiglie per le quali il mantenimento dell’occupazione è oggi essenziale”.
Venendo poi nello specifico al caso della DZETA Zagaria aggiunge: “Conosco bene la situazione, poiché a la nostra Organizzazione Sindacale ha degli iscritti all’interno di questa impresa. Con l’azienda in questi anni, si è instaurata una dialettica costruttiva, pur nel rispetto dei ruoli. Anche recentemente, prima delle tensioni degli ultimi mesi, il nostro Sindacato aveva avviato una trattativa con la proprietà al fine di trovare una soluzione concreta ai problemi lamentati dai lavoratori”.
“In particolar modo – sottolinea Zagaria – premesso che per ragioni di natura igienico sanitaria è ormai assodata l’impossibilità di realizzare un locale mensa, con i vertici di DZETA si stava sviluppando una positiva interlocuzione al fine d’individuare valide alternative, come l’allungamento della pausa pranzo, piuttosto che una sorta di buono pasto. Un confronto che per colpe non nostre, ora è stato vanificato”.
“La Cisl – conclude Beppe Oliva Segretario della CISL Milano Metropoli – è sempre dalla parte dei lavoratori. Siamo i primi a denunciare irregolarità, qualora esse si presentino, ma in assenza di queste, abbiamo sempre cercato e cerchiamo di sviluppare relazioni sindacali che abbiano come fine ultimo la salvaguardia dell’occupazione, tanto più in questo delicato momento storico. Chi agisce per ragioni di mera propaganda o di tessere, certamente, non fa un buon servizio ai lavoratori e, in ultima analisi, alla missione stessa del Sindacato”.