Questa mattina il centro di accoglienza per richiedenti asilo di via Casati a Magenta è stato visitato dai consiglieri regionali Fabrizio Cecchetti (vicepresidente del Consiglio regionale), Luca Del Gobbo, Stefano Buffagni, Mario Mantovani, Carlo Borghetti. I consiglieri, autorizzati dalla Prefettura di Milano, per conto della quale il centro è gestito dalla cooperativa Intrecci, sono stati accolti dal vicepresidente della cooperativa, Mario Salis, all’interno della struttura. Al termine della visita si è svolto nel municipio un incontro con la stampa. Durante questo incontro tutti i consiglieri hanno riconosciuto il buono stato degli ambienti, la qualità dei servizi offerti agli ospiti, la grande professionalità degli operatori, complimentandosi per la serietà e l’impegno profuso secondo standard ben superiori alla media riscontrata altrove.
«Siamo molto soddisfatti di questo incontro che al di là delle diverse posizioni politiche sul tema dell’immigrazione riconosce senza ombra di dubbio la bontà del nostro operato che svolgiamo animanti da spirito umanitario e da senso di responsabilità civile nei confronti delle istituzioni e della collettività», ha commentato al termine della conferenza stampa Mario Salis. Durante la conferenza stampa con i giornalisti Salis ha ricostruito l’attività svolta in questi oltre due anni al centro.
«Su richiesta della Prefettura aprimmo il centro nel luglio del 2014 – ha detto Salis -. Da allora sono stati accolti 201 richiedenti asilo dei quali 98 sono al momento in struttura. L’accoglienza sta avvenendo prevalentemente in un clima di serenità e collaborazione, anche grazie all’apporto di volontari e associazioni del territorio e al raccordo proficuo con l’Amministrazione comunale: un impegno che va ben oltre quello richiestoci dalla convenzione con la Prefettura per conto della quale gestiamo il centro. In due anni sono state svolte diverse attività di integrazione: gli ospiti hanno frequentato corsi di italiano, partecipato alle 150 ore, seguito corsi di educazione civica, di risoluzione non violenta dei conflitti, di educazione sanitaria e prevenzione di malattie contagiose. Hanno partecipato a attività culturali, sportive, teatrali, ad incontri interreligiosi. Si sono resi disponibili a iniziative di volontariato come quella relativa alla pulizia dei parchi cittadini. Sessanta ospiti hanno frequentato corsi di formazione professionale e di orientamento al lavoro con l’Enaip del territorio».
«In questi anni – ha sottolineato il vicepresidente della cooperativa Intrecci – è stato anche sollecitato l’intervento delle forze dell’ordine per sette richiedenti asilo, poiché avevano mostrato reiteratamente di essere indisponibili a rispettare le normali regole di convivenza. Una decisione sofferta ma che abbiamo assunto in nome del benessere della comunità, proprio perché riteniamo che l’accoglienza, per essere proficua, non può che avvenire nel rispetto delle legalità e senza indulgere a facile buonismo».