VARESE – È quasi un passaggio di testimone, un invito alle nuove generazioni ad essere innovativi, creativi e visionari così come lo sono stati loro con la loro arte, l’evento che si svolgerà giovedì 30 marzo nella filiale di Varese della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate (dalle 18.30 in via Veratti, 4). Il filmaker Gianfranco Brebbia e il pittore Vittore Frattini si incontrano virtualmente per presentare la terza edizione del convegno “Idea assurda per un filmaker” in programma il prossimo 7 aprile a Varese, nell’aula Granero Porati di via Dunant 3 all’Università degli Studi dell’Insubria. “Varese. La città immaginata” sarà il tema collegato al Premio Gianfranco Brebbia, concorso cinematografico dedicato agli studenti di Scienze della Comunicazione dell’Insubria. Novità di questa terza edizione sarà il Premio Brebbia “Prospettive” concorso cinematografico aperto a tutti.
Protagonisti della serata alla Bcc, saranno i lavori di Brebbia e Frattini, quelli con cui hanno innovato i loro rispettivi ambiti facendo della Varese tra gli anni Sessanta e Settanta una fucina di arte e creatività. E non è un caso che a presentare le loro opere ci saranno i rispettivi figli: Giovanna Brebbia e Max Frattini.
«L’idea è quella di riuscire a trasmettere ai giovani di oggi quelle che erano le tensioni intellettuali di quel periodo, quando a Varese sono passati i principali artisti e intellettuali dell’epoca», spiega Giovanna Brebbia. «Il punto di partenza, che anche dà il titolo alla serata, è una poesia che mio padre scrisse dedicandola all’amico Frattini: “Dall’Alto”. Da qui, abbiamo voluto costruire un percorso dove il filo conduttore è la comunicazione visiva che i nostri padri hanno osservato e, anticipandone alcuni aspetti, innovato». Del resto è stato Brebbia che, vivendo quasi in simbiosi con la propria cinepresa, aveva previsto che un giorno sarebbe stata utilizzata “come una penna a sfera”. E così è stato con l’avvento degli smartphone. Del filmaker, i cui lavori sono stati riscoperti e rivalorizzati solamente in tempi piuttosto recenti, saranno esposte alcune fotografie e verrà proiettato un suo film sperimentale.
Per Frattini, saranno esposti i Lumen, definite da Vanni Scheiwiller nel 1985 come “un gruppo di tele lasciate per lo più grezze, solcate in senso orizzontale e verticale da strisce e fasce di colori acrilici luminescenti, tali da prestarsi a una duplice visione, diurna e notturna”. Opere che hanno segnato la comunicazione visiva. Spiega Max Frattini: «Anche per il loro aspetto di innovazione tecnica i Lumen sembrano alludere a taluni aspetti della comunicazione visiva contemporanea o anche, come ha suggerito lo stesso artista, a registrazioni elettroniche di fenomeni vitali. Credo che il lavoro di mio padre possa essere riassunto in un continuo usare della linea dell’orizzonte come di una corda risonante, e un continuo interrogare la luce: cioè quello che più ci avvicina, credo, alla metafisica».
Conclude il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi.«Siamo onorati di poter ospitare un evento così importante capace di mettere al centro l’arte andando a coinvolgere i giovani stimolandoli. È il territorio che guarda al futuro seguendo dei valori. Proprio quello che come Bcc ci proponiamo di fare, quale banca locale che promuove e sostiene la crescita economica e culturale».
L’evento “Dall’alto” ha inizio alle 18.30 nella filiale di Varese della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate in via Veratti 4. Durante la serata ci sarà la musica live del trio jazz La cantina di Debby. L’ingresso è ad invito.