Si chiama urbex, un’abbreviazione di urban exploration, e consiste nell’esplorare, spesso infiltrandosi, luoghi abbandonati per lo più sconosciuti alla massa e meravigliosi. Perle di assoluta bellezza architettonica e artistica, dimenticate e lasciate a se stesse e all’incuria.
Luoghi che riescono ancora a emozionare, stupire e meravigliare e che rinascono grazie anche alla fotografia o alle riprese. Più di un hobby, più di una passione, fare urbex significa amare profondamente ciò che ci circonda, il patrimonio artistico e socio-culturale di un Paese, l’Italia, che a volte non si accorge di quanto possiede e di quanto vale.
Urbex è curiosità e amore per il bello. Sono in molti a praticarla, quest’esplorazione urbana, al limite tra legalità e curiosità. Silvia si è mossa dalla curiosità, dall’amore per il bello che il territorio italiano può offrire e dalla passione per l’arte, la moda e soprattutto per la fotografia in tutti i suoi aspetti. Il suo progetto chiamato C-URBEX, è un vero e proprio mix culturale che divulga bellezza applicando arte, moda e fotografia all’unisono. È nato tutto quasi per caso, facendosi incuriosire da ville abbandonate nascoste, ricordando i giochi da bambini, quando si esploravano luoghi inaccessibili o proibiti. Una volta scoperto un luogo bello e abbandonato si sente la necessità di immortalarlo in maniera particolare, di dargli quasi una nuova vita grazie a uno scatto o a una ripresa, anche per divulgarlo.
Molti diventano dei collezionisti di luoghi: rincorrono ciò che non è stato ancora ripreso da nessuno, altri invece, come Silvia, si godono la meraviglia scoperta ma intendono soprattutto condividerla e divulgarla nei limiti. Un paese tra meraviglie e abbandono I luoghi esplorati e da esplorare sono diversi: da interi paesi divenuti ormai fantasma, a ville nobiliari abbandonate, da fabbriche dismesse a castelli dimenticati.
Il nostro Paese è colmo di queste realtà meravigliose ma ormai sconosciute e lasciate a se stesse. Da questa attività, sempre più praticata, possono nascere anche occasioni di denuncia dell’attuale situazione di degrado in cui si trovano vaste zone del territorio. Silvia, dopo qualche mese di stop, ha cominciato da un paio di mesi a far conoscere i luoghi scoperti grazie alla sua pagina Facebook, correlando il suo nuovo progetto già a quello che fa da tre anni con le Curvy Girlz, da qui infatti il nome “C-Urbex” Alcuni sono semplicemente incuriositi dalle splendide immagini, altri intraprendono una propria esplorazione urbana seguendo il suo esempio. A volte capita anche che le stesse amministrazioni comunali desiderino collaborare con chi ha dimostrato passione e interesse per questi luoghi per creare eventi dedicati agli stessi. I rischi dell’urbex È bene avvertire chi fosse affascinato da quest’attività di esplorazione che esistono anche dei rischi nel praticarla: per sua stessa natura l’urbex comporta pericoli fisici e la possibilità di infrangere la legge con le inevitabili relative sanzioni sia pecuniarie che penali. In diversi Paesi, infatti, alcuni comportamenti connessi con l’esplorazione urbana possono violare leggi nazionali, regolamenti locali e interpretazioni più o meno libere delle normative contro il terrorismo, oppure possono essere anche considerati forme abusive di accesso o lesioni della privacy, ma le finalità, in realtà, sono quasi sempre nobili.