È Rocco Pedatella, 64 anni, di Milano, il vincitore della borsa di studio che gli permetterà di frequentare la prestigiosa Scuola per Autori, realizzata da Mogol nella località di Avigliano Umbro e nota come il CET, che sta per Centro Europeo di Toscolano. Pedatella, che nella vita è un consulente esperto di management e comportamenti organizzativi, si cimenterà in questa nuova avventura, da cui potrebbe anche nascere un nuovo sbocco professionale. Ma andiamo con ordine, tornando a qualche giorno fa e precisamente al 25 marzo.
Nella splendida struttura del Cet, immersa nella campagna umbra, si è svolta la finale del concorso per poesie e canzoni indetto dalla Aletti Editore. In un teatro gremito, cinquanta autori finalisti hanno gareggiato per aggiudicarsi un posto nella Scuola del Maestro della Musica Italiana, che tra tutti ha scelto proprio Pedatella per il suo significativo testo Fratelli di nebbia. «Poche e semplici parole che hanno il profumo della vita. Emergono illuminanti dal profondo dell’animo e comunicano un’emozione a tutti», è stato il commento con cui Mogol ha motivato la sua scelta.
Pedatella è già il terzo autore della scuderia Aletti a varcare le porte del Cet, grazie a questo premio, ideato da Giuseppe Aletti e giunto alla sua terza edizione, che ha la caratteristica di essere un «premio itinerante», ovvero di svolgersi, ad ogni edizione, in una location differente.
La prima cerimonia di premiazione è stata in Calabria, nel maestoso castello Svevo di Rocca Imperiale: un borgo medievale conosciuto come «Il Paese della Poesia», grazie al festival artistico-letterario «Il Federiciano», ideato sempre da Aletti. Le abitazioni del centro storico sono infatti adornate da stele di ceramica maiolicata con le poesie di autori famosi, che hanno donato i propri versi per la realizzazione dell’innovativo progetto di creare una dimora per la poesia. Accanto agli scritti di nomi eccellenti, come lo stesso Mogol, Alejandro Jodorowsky, Lawrence Ferlinghetti, Dacia Maraini, sono presenti anche le poesie di autori emergenti, scelte tra quelle che hanno partecipato al concorso «Il Federiciano», di cui proprio in questi giorni è stato indetto il nuovo bando.
La seconda edizione del premio, invece, è stata al Teatro Imperiale di Guidonia e ha visto la partecipazione, oltre che dello stesso Mogol, anche del cantante Marco Morandi.
E poi, infine, la terza si è svolta direttamente al Cet: un luogo ideale per dedicarsi alla scrittura, immergendosi totalmente nella calma dell’arte, quella che i latini chiamavano otium, allontanando tutte le sollecitazioni del mondo esterno. Insomma, un sogno, per tutti coloro che subiscono il fascino della scrittura. Un sogno che, per Rocco Pedatella, si è realizzato.