Si è sentito tirato in causa Gilberto Rossi, consigliere comunale di opposizione ad Ossona. Si è sentito tirato in ballo dal recente comunicato stampa dell’assessore regionale Massimo Garavaglia nella parte in cui dice che “la politica deve fare sintesi e decidere. Senza i mal di pancia e gli equilibrismi politici di alcuni la partita era già chiusa da un anno ed i lavori sarebbero già iniziati”. Come dire che quelli che hanno manifestato negli anni passati hanno solo creato un danno per il territorio. Se non ci fossero stati gli oppositori i lavori sarebbero già partiti. Verrebbe da dire: per fortuna che non la pensiamo tutti allo stesso modo. E che c’è ancora qualcuno capace di avere delle opinioni proprie senza seguire l’onda del politico che conta o leccargli i piedi.
Quando Gilberto Rossi ci ha chiesto di poter dire la sua sulla questione abbiamo accettato ben volentieri e lo abbiamo incontrato in uno dei luoghi storici della nostra città, davanti alla Casa Giacobbe. “Non cogliamo le provocazioni, – continua Rossi – ma vogliamo parlare di cultura e qualità della vita. Mi sto impegnando, in qualità di consigliere comunale ad Ossona, nel presentare mozioni, nel sollecitare chi ha le competenze ad intervenire sulla qualità dell’aria”. Le battaglie che Gilberto Rossi, da tutti conosciuto come Gibo sono sempre queste da anni. La qualità dell’aria, i trasporti pubblici, la necessità di contrastare il consumo di suolo e le autostrade inutili. “O si valorizza il parco del Ticino o si fanno le autostrade. – dice – A Palazzo Isimbardi, sede della Città Metropolitana, l’altra sera si è parlato di trasporto metropolitano, interesse pubblico o speculazione? E’ un peccato che nessun giornalista fosse presente all’incontro. Non siamo in pochi ad avere contrastato la tangenziale e a continuare a non volerla, l’anno scorso ricordiamo cosa è successo con la maggioranza Invernizzi sul fatto della tangenziale. La nostra bellezza sono le ville settecentesche che sono un incanto. Tempo fa abbiamo realizzato un video a Robecco sul Naviglio alla Fiera di San Majolo sul ponte degli scalini sul Naviglio Grande. Pensate in quella zona incantevole di sentire il rumore delle macchine a pochi metri”. Gibo non si è perso mai una manifestazione contro la tangenziale.
“Non mi sentirò mai in colpa per avere manifestato contro il mostro d’asfalto – continua – Ho avuto modo di conoscere ancora di più e apprezzare il nostro territorio. Se non fosse stato per questo sciagurato progetto molti non avrebbero nemmeno saputo che Alessandro Manzoni ha trascorso le vacanze a Castellazzo dè Barzi. Lo abbiamo valorizzato, abbiamo percorso le nostre campagne in bicicletta e ci siamo informati sulla nostra storia”. Un No Tangenziale che continuerà per sempre, quindi, ed è una somma di tanti si, all’aria pulita e alla necessità di valorizzare l’Est Ticino.