Quando si dice che i ladri non si fanno alcuno scrupolo e non si fermano davanti a nulla si è detto tutto. E’ proprio così perché i furti avvengono ovunque. Nelle ville, nelle piccole abitazioni, nei locali pubblici, e perfino nei refettori destinati ai più poveri. Ebbene si, anche al refettorio di comunità ‘San Francesco’ di via Moncenisio a Magenta. Quello del progetto ‘Non di solo pane’ che sta garantendo un pasto caldo per cinque sere la settimana a chi ne ha bisogno, grazie allo sforzo di tanti volontari che si prodigano quotidianamente, L’altro giorno ecco la scoperta dell’ammanco di alcuni pacchi di generi alimentari.
“Nulla di particolarmente costoso – assicura Aurelio Livraghi, vice presidente di ‘Non solo pane’ – una cinquantina di euro in tutto. Un fatto che si può paragonare ai tanti furti che vengono commessi nei supermercati da parte di gente che ha bisogno”. Perché di questo si tratta. Di poveri che rubano ad altri poveri. Gente che ha rubato qualche pacco di cracker, piuttosto che di pasta per poter sfamarsi. Senza però rendersi conto che così facendo toglie qualcosa ad altra gente sfortunata e nelle sue stesse condizioni. Da quanto si è saputo non è nemmeno la prima volta che succede. Sarebbero almeno tre gli episodi accaduti dall’apertura del refettorio della comunità in via Moncenisio. Un danno economico di poco valore se parliamo di soldi, ma che cresce se pensiamo che dietro c’è solo il lavoro dei volontari che non hanno certo sostegni finanziari a disposizione, ma che possono contare solo sulle loro forze.
Il refettorio, partito nel mese di febbraio dello scorso anno con poche persone che lo frequentavano, è diventato ormai un punto di riferimento. Arrivando a coprire una media di 50 pasti per sera, con punte che oltrepassano le 60 presenze. Un numero davvero ragguardevole che ha fatto ragionare su quelle che sono le necessità del territorio arrivando all’inaugurazione dell’ambulatorio dei poveri nei locali del centro Paolo VI di via San Martino. “Un ambulatorio – ha precisato il parroco don Giuseppe Marinoni, presidente di ‘Non solo pane’ – che nasce con il desiderio di accogliere chi è in difficoltà per accompagnarlo in un percorso di cura della salute e per educare alla prevenzione. È un modo per prenderci cura dell’altro”.