ROBECCHETTO – Questi bei giorni di sole invitano a girare per i nostri boschi e le nostre contrade in compagnia dei nipotini che si entusiasmano nel vedere il colore dell’erba nuova e le foglie che spuntano – non si sa per quale strana ragione – dai rami degli alberi. Emozioni di quel grande fenomeno naturale che ci passa sotto gli occhi ogni anno, ma non sempre abbiamo avuto il tempo e la voglia di osservarlo. In questi tempi di Jurassic park, l’altra sera ci siamo imbattuti sul dinosauro Rex. Era lì sulla riva destra del Naviglio Grande, poco a monte del ponte di pietra della Padregnana, ad aspettarci. Lo abbiamo postato su facebook e ha ricevuto una montagna di like.
Diversamente, non credo che l’affresco ‘morente’ che pubblichiamo abbia le stesse chances di successo, nel senso che non raccoglierà la medesima attenzione, ma ne parliamo lo stesso, riportando la lettura che fece l’architetto Angelo Vittorio Mira Bonomi (in questo modo adempiamo anche al voto di non dimenticarlo), profondo conoscitore del nostro territorio, recentemente scomparso alla bella età di 86 anni:
“ Grande affresco su parete con serie di figure di Santi intorno alla Madonna del Rosario, con in basso figure di oranti a fianco di un’urna contenente il corpo di un Santo, entro cornice architettonica fastigiata e grande drappeggio di fondo, con in alto l’Angelo e l’Annunziata e un Crocifisso al centro. In buona parte molto consunto, con cadute di intonaco sul bordo inferiore, la composizione è databile alla seconda metà del XVIII secolo, forse in concomitanza con l’arrivo dell’urna di San benedetto Martire a Cuggiono a cui sembra richiamarsi l’urna effigiata”.