E’ una situazione di degrado totale quella che si incontra nel quartiere Aler tra le vie Bruno Fusè e fratelli Cervi. Una terra di nessuno dove i residenti vengono considerati cittadini di serie C. Rifiuti sparsi ovunque, scritte sui muri, un’auto abbandonata nel parcheggio di un condominio senza targa e riempita di spazzatura all’inverosimile. I citofoni non funzionano da tempo memorabile. Le responsabilità di tutto questo vengono continuamente rimpallate. Chi paga l’affitto giustamente si lamenta perché vuole vivere tranquillo e in un ambiente pulito. “A volte vengono di notte a scaricare i rifiuti in via Fusè – commenta una donna – Non siamo noi i responsabili, anche se poi ci danno la colpa”. Il complesso Aler è nato una quarantina di anni fa, ad Abbiategrasso come negli altri comuni. Spesso ci sono stati liti violente in quella zona. L’ultima domenica sera con un giovane accoltellato all’inguine a causa di uno screzio per futili motivi. Episodio gravissimo.
“Ci troviamo di fronte ad una situazione che ha dell’incredibile – ha detto Gian Angelo Bighiani del Sicet – Quella di abitazioni libere che non vengono sistemate e che non vengono assegnate. E allora c’è chi le occupa abusivamente. Nessuno interviene, tutto viene lasciato così come si trova”. Il fenomeno delle occupazioni abusive esiste anche a Magenta, ma Bighiani spiega che ad Abbiategrasso è ben maggiore. Perché a Magenta si interviene e si cerca di sistemare le cose, ad Abbiategrasso non è così. “C’è gente che occupa un’abitazione abusivamente da trent’anni – aggiunge – vi pare possibile?”. Ovvio che stando così le cose gli screzi siano all’ordine del giorno. Nulla a che vedere con l’episodio gravissimo avvenuto domenica sera sul quale sono in corso gli accertamenti della Procura. Ma chi è in regola e paga l’affitto ha tutto il diritto di vivere come si deve. Invece la manutenzione è assente.
“Nonostante le ripetute sollecitazioni all’Aler che non si degna nemmeno di rispondere – denuncia Bighiani – Ho scritto tantissime mail all’Aler, ma vado sempre a sbattere contro un muro di gomma. E’ un problema sociale non da poco quello che si sta vivendo. Gli appartamenti vengono giustamente assegnati ai più bisognosi che oggi, ancor di più che in passato, non hanno la cultura del vivere insieme”.