E sono sei in cinque anni. Sei atti vandalici contro la stessa persona sono decisamente troppi per pensare ad una coincidenza. E, infatti, noi siamo convinti che non si tratti di coincidenza. Vittima è Francesco Bigogno e sui motivi che spingono qualcuno a prendere di mira la sua Renault Scenic c’è mistero. Fatto sta che negli ultimi cinque anni per tre volte ignoti hanno imbrattato la sua auto e per altrettante volte hanno rotto il finestrino.
L’ultimo episodio è avvenuto domenica sera, tra le 20.30 e le 22 a Magenta quando Bigogno è salito nel suo ufficio di via Pusterla per sbrigare delle commissioni lasciando l’auto parcheggiata in via Fornaroli. Durante quel breve lasso di tempo qualcuno ha sfondato il finestrino dell’auto, probabilmente con una spranga, mandandolo in frantumi. Se si fosse trattato di un caso isolato non avremmo avuto dubbi. E’ il solito teppistello che, preso da un momento di noia, ha sfasciato la prima macchina che gli è capitata a tiro. Ma il sesto episodio è la prova che di teppistello non si tratta. Ovvio che il ripetersi di tali episodi sta mettendo in allarme il diretto interessato perché quel qualcuno domenica sera ha osservato i suoi spostamenti e ha colpito sapendo che l’interessato non avrebbe potuto notarlo. Ma per quale motivo c’è qualcuno interessato a danneggiare Bigogno? Il magentino, in passato, ha ricoperto l’incarico di consigliere comunale a Magenta, ma alle prossime elezioni non sarà nemmeno candidato. Svolge attività di commerciante ed è attivo nel comitato Magenta vuole vivere.
Nulla che possa far pensare ad un accanimento nei suoi confronti che ha portato ad un danno economico complessivo per migliaia di euro.
Fa pensare anche il fatto che nessuno abbia visto. Eppure tali episodi sono avvenuti in una via centrale di Magenta. In un orario in cui c’è ancora parecchia gente in giro. Certo viviamo in un mondo in cui tutti abbiamo paura di tutto e c’è chi il coraggio lo trova solo nelle fesserie che scrive su facebook. Al momento buono tutti se la fanno sotto e scappano.