Uno dei punti fermi della Fiera di San Majolo a Robecco sul Naviglio è la presenza degli animali da cortile. Tutti li conoscono, pochi sanno la loro storia. Emanuele Oggioni di Castellazzo dè Barzi quest’anno ha portato alcune tra le più belle razze di anatre proprio per far conoscere la storia di questi animali. “Ho portato le anatre in fiera – racconta – per ricordare l’origine agricola di questi luoghi”. Il sud ovest milanese era caratterizzato dalla presenza delle anatre perché una coltivazione importante era quella del riso. Le anatre venivano allevate in risaia e si alimentavano con quello che trovavano all’interno della risaia stessa.
“Nella risaia l’anatra concimava naturalmente – continua Oggioni – Questa è una pratica agricola che sto potando avanti durante le mie coltivazioni del riso. Usiamo il metodo della rotazione agricola che ci permette di non usare concimi chimici”. Oggioni ha portato razze davvero belle da vedere. Abbiamo le anatre mute di Barberia. Sono afone e non emettono suoni. Erano utilizzate parecchio nella zona. Poi abbiamo le corritrici indiane dalla postura eretta. Usate in India nella risaia dove mangiano le malerbe infestanti. Abbiamo anche l’anatra francese di Rouen, le anatre del Galles e le anatre di Bali. Queste ultime una delle più antiche razze di anatre poi esportate anche in Europa e caratterizzate da un particolare ciuffo.