Continua la nostra ‘Storia delle Vie turbighesi’. Recentemente, un turbighese, Valerio Zinetti, ha scritto un libro sulla figura e l’opera di Ezio Maria Gray, un politico che, in occasione del processo a suo carico (ottobre 1945), nel quale si difese da solo, esordì con le seguenti parole: “Io non sono qui a difendere la mia libertà, sono qui a difendere esclusivamente il mio onore…”. Le responsabilità attribuite a Gray riguardavano non ‘reati di oro o di sangue’, ma solamente per avere, nel Ventennio, ricoperto cariche importanti.
71 – GRAY EZIO MARIA, giornalista, scrittore e uomo politico
L’8 febbraio 2007 la Giunta Municipale ha denominato Via Ezio Maria Gray, il tratto di strada compreso tra via San Vincenzo Ferreri e piazza Madonna della Luna (ex 1° Maggio) all’interno del piano attuativo ‘Piccolo Giardino’.
EZIO MARIA GRAY nacque a Novara nel 1884. Il padre, Luigi, monarchico sabaudo di puro stampo piemontese, discendeva da una vera dinastia di avvocati i cui primi titoli appaiono nelle patenti di ‘Procuratori del Re’ accordate da Vittorio Emanuele I. Frequentò il liceo ‘Carlo Alberto’ di Novara nei primi anni del Novecento e, animato da una forte volontà di rinnovamento, si dimostrò subito sensibile alle muove idee che si agitavano in alcuni gruppi della classe media borghese e che avrebbero dato vita al movimento Nazionalista. Nel 1910, fu chiamato dagli agrari romagnoli a dirigere ‘La Difesa’, per contrastare le polemiche accese dalla ‘Lotta di Classe’, il settimanale dei socialisti massimalisti allora diretto da Benito Mussolini. Partecipò alla prima guerra mondiale come volontario raggiungendo il grado di tenente-colonnello.
Nel 1923, in occasione della fusione dell’Associazione Nazionalista, aderì al Fascismo. Fu deputato nelle quattro legislature fasciste che vanno dal 6 aprile 1924 al 2 agosto 1943. Nel Ventennio, fu Vice-presidente della Camera dei Fasci e delle Corporazioni. Arrestato e processato nell’ottobre 1945, gli addebiti individuati dalle leggi retroattive non toccarono”reati di sangue e di oro”. Liberato in seguito alla largita amnistia dal confino di Procida, fu tra i fondatori del Movimento Sociale Italiano. Nel 1953 fu rieletto alla Camera dei Deputati e nel 1963 al Senato della Repubblica. Morì nel 1969.
72 – KENNEDY JOHN FITZGERALD, presidente U.S.A.
Collega la Via Villoresi alla Via Plati e fu denominata con delibera n. 120 del 28 settembre 1971 in memoria del presidente U.S.A. assassinato.