Perchè hanno ucciso Pietro Bello di Magenta? E’ questa la domanda alla quale stanno cercando di dare una risposta gli investigatori che stanno lavorando sul caso. Il 55enne magentino aveva lasciato casa in auto domenica 28 aprile senza più farvi rientro. Giovedì sera hanno ritrovato la sua Chevrolet con le carte di credito e i telefonini in bella vista a Vallemosso, comune del biellese. Venerdì sera il suo cadavere è stato scoperto nell’abitazione di un pregiudicato del paese che è stato arrestato per omicidio.
Una vicenda inquetante che lascia senza parole parenti ed amici. In via Cesare Battisti a Magenta, dove abitava Pietro Bello, regna l’incredulità totale. La mamma Michelina parla di un figlio con tantissime energie. Nonostante la sfortuna si sia accanita su di lui soltanto pochi anni fa quando è caduto da una impalcatura riportando lesione alle vertebre che lo hanno costretto ad usare le stampelle. Ma questo non limitava i suoi spostamenti. Nessuno sa darsi spiegazioni del perchè si sia recato a Vallemosso. la moglie Graziella dice che gli inquirenti le hanno detto di non parlare con nessuno della vicenda.
Pietro nella sua vita ha lavorato anche a Londra, poi alla Novaceta, poi con l’impresa di pulizie della moglie. E adesso lavorava come giostraio. Non era strano vederlo lasciare Magenta per recarsi in un’altra città. Spesso lo faceva. Lo conoscevano in tanti a Magenta e fuori Magenta. Resta il mistero. Perchè lo hanno ucciso?