RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO – Buscate Possibile, a partire da domenica 21 maggio, avvierà un’iniziativa di raccolta firme dal nome “cambiamo direzione”. L’obiettivo è quello di presentare al sindaco una richiesta in tema di viabilità. Nello specifico, verrà proposta una diversa regolamentazione del senso di marcia della via Cavallotti. Da tempo i buscatesi lamentano una difficile situazione della viabilità nella zona, caratterizzata da due sensi unici in successione entrambi rivolti nella stessa direzione. Se tale proposta verrà accolta, oltre a determinare una maggiore fluidità al traffico della zona, avrà un’ulteriore conseguenza e cioè, grazie alla presenza di una sbarra in prossimità delle scuole medie, l’intera area verrà messa in sicurezza senza l’intervento della polizia locale, negli orari di ingresso/uscita dalle scuole.
La proposta era già stata presentata mesi fa in collaborazione con le altre minoranze ma non era stata accolta ed ora la si vuole ripresentare perché, come allora, la si ritiene una proposta di buon senso. Poiché il continuo riproporre di interpellanze non raggiunge l’esito sperato, si è deciso di imboccare una nuova strada nella speranza che la voce dei buscatesi abbia un peso e un valore superiore a quella di qualche consigliere.
Il banchetto firme sarà presente domenica 21 dalle 9 alle 12 in P.zza S. Mauro, lunedì 22 dalle 15.45 alle 16.30 presso le scuole medie, e martedì 23 dalle 16 alle 17 alle scuole elementari.
CRONACA DEL CONSIGLIO COMUNALE – Giovedì 11 maggio si è svolto il Consiglio Comunale e un breve commento è doveroso. Sicuramente il principale punto all’ordine del giorno è stato il rendiconto consuntivo 2016. Sebbene questa amministrazione ritenga ormai superata la vicenda del Consorzio dei Navigli, è innegabile il fatto che questa vertenza sia stata il tema più grosso ed importante da loro affrontato in questi undici mesi e di riflesso, quella che ha avuto il maggiore impatto sul bilancio comunale. Buscate Possibile ha espresso voto contrario all’approvazione del rendiconto consuntivo, manifestando come in passato, perplessità rispetto alle modalità di risoluzione della questione e ritenendo che il procrastinarsi negli anni della controversia abbia notevolmente peggiorato la situazione che avrebbe potuto essere risolta con minore esborso se affrontata dalla precedente amministrazione, di cui parte dell’attuale ne rappresenta la continuità. Ora invece, a nostro giudizio, si sta riponendo troppa fiducia nel fatto che il Consorzio, per tramite di altre società di recupero crediti, riesca ad incassare gli insoluti (che ricordiamo ammontano a quasi 370mila euro e risalgono anche a parecchi anni fa) con i quali pagare le rate concordate per il ripianamento del debito.E non ci convincono le dichiarazioni rassicuranti di Sindaco e Assessore sul fatto che tale debito è comunque coperto da fondi accantonati, vincolati o da avanzi di cassa, in quanto si tratta comunque di risorse che non potranno essere utilizzate per altro. Abbiamo poi sottolineato come numerose problematiche connesse ad esempio al mancato rispetto dei tempi nei pagamenti, alla possibilità di un recupero interno dei crediti e al rispetto degli obblighi di pubblicazione connessi alla normativa sulla trasparenza amministrativa, siano in buona parte riconducibili alla carenza di personale all’interno dell’apparato comunale che rischia in tal modo di essere compromesso in termini di funzionalità e operatività.
Vorremmo poi soffermarci su altre due tematiche affrontate dal consiglio comunale: la costituzione dello Sportello Unico per l’Edilizia e la manutenzione del verde per il triennio 2017/19. Questi due argomenti, apparentemente senza punti di contatto, presentano in realtà un elemento comune: il loro affidamento in gestione a delle società partecipate. Senza voler entrare nel merito della specifica convenzione, quello che principalmente attira la nostra attenzione, è il ricorso, sempre più frequente da parte degli enti locali, a queste esternalizzazioni. E’ tempo di fare un serio ragionamento su queste società, per comprendere meglio il loro funzionamento e i vantaggi (se davvero ci sono) che il Comune trae dalla sua partecipazione. In questa prospettiva, chiederemo all’amministrazione una seria analisi costi/benefici sulla quale poterci confrontare.