Picchetto di protesta alla Metalfer di via Zanella a Corbetta. Oggi i lavoratori hanno incrociato le braccia perchè vogliono che venga concessa la quattordicesima, come era stato pattuito nell’accordo. Non si tratta, quindi, di un periodo di crisi per l’azienda corbettese che si occupa di produzione e trafilatura di tubi metallici ed è collocata nella zona industriale corbettese al confine con Vittuone. Un paio di anni fa era stato sottoscritto un accordo che prevedeva il cosiddetto premio si risultato da trasformare in quattordicesima. Da parte degli operai, che il venerdì lavoravano su orario ridotto uscendo due ore prima nei rispettivi turni, c’è stata la disponibilità di tornare alle canoniche otto ore.
“All’interno dell’accordo firmato dalle Rsu – spiega Emanuele Magro della Fiom Legnano – c’era un passaggio velenoso che si è rivelato tale al momento della quattordicesima, quando i soldi pattuiti non sono arrivati. In questo modo l’accordo siglato a suo tempo, non era più fattibile”. Tre mesi fa ecco che i lavoratori della Metalfer hanno scioperato chiedendo a gran voce il ritiro della firma da quell’accordo tornando di fatto ad una situazione economica antecedente. “Per tornare alla richiesta della quattordicesima a suo tempo pattuita e che spetta ai lavoratori – continua Magro – abbiamo pensato di mettere in campo questa iniziativa di sciopero di otto ore. Una protesta pacifica e ben riuscita. Solo cinque persone sono entrate, ma ovviamente l’azienda non ha lavorato e i camion arrivati sono tornati indietro”. Ci sono anche altre questioni alla Metalfer. Quella relativa alla sicurezza: “Nell’azienda c’è presenza di fumi – continua il sindacalista – stiamo facendo pressione affinchè si investa in manutenzione”.
E il ramo di un’azienda vicina rilevato da Metalfer. Questi ultimi lavoratori ricevono un trattamento economico differente. Stessa busta paga con intestazione Metalfer, ma trattamento diverso. Tutto questo, ovviamente, genera malcontento. Ieri, nel corso dello sciopero, la Fiom insieme ad una delegazione di lavoratori, ha avuto un colloquio con la dirigenza che non sapeva nulla della protesta in corso. E’ stato fissato un incontro per risolvere definitivamente la questione e dare delle risposte agli operai. Incontro che si terrà il prossimo 6 giugno.