Inviati dalla sala operativa dei vigili del fuoco di Milano su un altro intervento. Proprio mezzora prima che in via Madre Caslini a Magenta scoppiasse un incendio all’ultimo piano di una palazzina che ha seriamente ustionato un uomo, ucciso un gatto, distrutto un appartamento e terrorizzato i vicini di casa. La domanda che mercoledì a Magenta molti si sono fatti è la seguente: per quale motivo non erano presenti i volontari vigili del fuoco di Magenta che sarebbero arrivati in tre minuti sul luogo dell’intervento? E la risposta è che poco prima del rogo in via Caslini la sala operativa aveva inviato due di loro a Zibido con l’autobotte.
Facendo così l’equipaggio di servizio è stato messo sotto organico e, quindi, impossibilitato ad essere impiegato su un altro servizio. A Magenta sono così arrivati i vigili del fuoco di Inveruno, Rho, Legnano e Milano. Un mezzo di volontari, quello di Inveruno, e tre di permanenti. “Chiederemo spiegazioni al comando su come è stato gestito l’intervento a Magenta – ha commentato l’assessore alla Sicurezza Paolo Razzano – Crediamo molto nel volontariato e nei nostri vigili del fuoco che hanno sempre garantito massima efficienza durante gli interventi. Svolgono il loro incarico con passione e competenza e la loro presenza nella nostra città rappresenta un punto di riferimento”.
Molti paventano il rischio di un sotto utilizzo dei volontari. Presenti, nel nostro territorio, nei distaccamenti di Magenta, Corbetta, Abbiategrasso e Inveruno. A breve il distaccamento di Magenta dovrebbe finalmente riuscire a dotarsi di autoscala. Un mezzo importante a patto che le capacità dei volontari vengano sfruttate a dovere.