TURBIGO – Ieri, vedendo correre la Banda turbighese su un tappeto rosso in Via Allea Comunale, ci è venuta in mente la figura e l’opera del cavaliere Ugo Tanzini, fondatore della Banda e mai dimenticato dal nipote Alessandro, che dirige oggi il ‘gioiello’ realizzato cinquant’anni fa dal nonno. Ugo avrebbe voluto esserci a festeggiare il cinquantesimo, ma non ce l’ha fatta per poco, anche perché gli piaceva stare nel mondo che aveva vissuto per novant’anni.
Il più di un’occasione ci disse che ‘La Cittadina’ era nata nell’estate del 1967. Fu allora che contattando gli elementi del preesistente gruppo musicale, scioltosi nel primo dopoguerra, riuscì a mettere insieme i primi 18 ‘elementi’ provenienti anche da Nosate: Carletto Ferrari, Merlo, Poloni, Facchin, Rota, L. Ferrari, Margotti, Sacchi, Cantoni, Spreafico, Mascazzini, Candiani, Pariani, Stefanoni, Berra, Carnago, Carnaghi.
Così rinacque dalle ceneri il Corpo Bandistico che è arrivato fino a noi e che domenica 4 maggio suonerà ancora in occasione del gemellaggio con il Corpo Musicale ‘Presolana’. Appuntamento dunque alle 16.30, in piazza Bonomi.
Qui sotto pubblichiamo quanto scrivemmo un anno fa in occasione della sua morte:
“Vieni a trovarmi che ti racconto cose che non sai”. L’avevo ‘interrogato’ l’ultima volta che ci siamo incontrati in occasione dei suoi 90 anni e, ben sapendo che ero sempre alla ricerca di notizie storiche del paese, mi aveva invitato a prendere un caffè. Non ci sono andato, ma ricordo di esser stato tante volte in Via Deledda ai tempi in cui militavamo nel partito socialista. Perché Ugo Tanzini, classe 1925, prima di fondare la Banda e diventare il comandante della Polizia Locale, aveva vissuto tante realtà che ha condensato in un suo scritto lasciato nella mani della figlia.
Durante la seconda guerra mondiale fece parte della divisione ‘Tagliamento’. Socialista,
negli anni Sessanta, come segretario della sezione, curò l’unificazione Psi-Psdi a livello locale: la sezione unificata prese il nome di ‘Giacomo Matteotti’, con sede in Via Corte Nobile. Dopo l’unificazione le assemblee dei socialisti di tenevano in una sala adiacente al ‘Bar Nord’, sito in Via della Stazione, attuale area occupata attualmente dall’hotel ‘Le Giare’. Poi la crisi e fu solamente nel 1969 che Luciano Orlandi, proprio su invito di Ugo Tanzini, riaprì la sezione e presentò la lista socialista alle elezioni comunali del 1970 raccogliendo 319 voti e un unico eletto.
E’ in quegli anni (1967) che progetta la sua ‘opera d’arte’: la fondazione del Corpo Bandistico Musicale ‘La Cittadina’. Avendo già diretto le bande di Maleo e Cuggiono sapeva che la cosa era possibile, quindi, si mise alla ricerca dei musicanti della vecchia banda turbighese che si era sciolta nel primo dopoguerra e con l’aiuto di persone volenterose riuscì a formare un nuovo complesso musicale che oggi continua sotto la guida del nipote Alessandro Tanzini.
Ci chiamava sempre per scrivere la cronaca dei suoi eventi e lo facevamo volentieri perché conoscevamo la sua passione, una forza possente che, tra alti e bassi, gli ha permesso di continuare a ‘navigare’ con la Banda per quasi mezzo secolo. E’ uno dei tanti vanti del paese e – proprio per i meriti acquisiti – il 26 maggio scorso ha ricevuto il riconoscimento dell’Amministrazione Comunale con la consegna delle chiavi della nuova sede nella ‘Casa delle Associazioni’ di Via Roma, 1. Nell’occasione, il nipote Alessandro Tanzini ha voluto ricordare il nonno dicendo che la richiesta di una sede l’aveva fatta lui, tanti anni fa e, finalmente, aveva avuto soddisfazione. Gli sarebbe piaciuto l’Albo Pretorio dell’associazione dove campeggiano tutte le fotovicende di mezzo secolo di musica…
Nel 1997, in occasione del trentennale della banda, scrivemmo una lunga cronistoria, ripresa il 23 settembre 1999 quando registrammo una grande sferzata di vitalità con l’entrata di undici ragazze nell’organico del Corpo Musicale. Poi il 25 giugno 2005 in occasione dei suoi ottant’anni…
Ugo Tanzini ci teneva ai titoli faticosamente conquistati, come quello di ‘Cavaliere’ e quando facevamo il cronista ci rimbrottava ogni volta che ne omettevamo qualcuno. Ha fatto parte di quella schiera di turbighesi del XX secolo che hanno fatto grande Turbigo e sono entrati a pieno titolo nel ‘famedio’ della comunità turbighese insieme ad altri che il 2 giugno 2017 hanno mostrato il loro impegno per il paese.