Una zona isolata, completamente fuori da occhi indiscreti, rappresentava la base di un vero e proprio arsenale. Armi e droga erano custoditi in quel luogo tra Boffalora sopra Ticino e bernate. E’ la scoperta fatta dalla Squadra Mobile della Questura di Novara che stava indagando su un uomo di 68 anni residente a Borgo Ticino sospettato di possedere ingenti quantitativi di stupefacente. Le indagini hanno portato fino a Boffalora dove gli agenti hanno chiesto aiuto alla Polizia locale che conosce benissimo il territorio.
Sono stati gli stessi agenti a recarsi al casolare, situato in fondo a via Pascoli, a pochi metri dal fiume Ticino, fingendo di dover notificare un verbale al 68enne. Uno stratagemma usato solo per farlo uscire di casa. Hanno citofonato alla sua abitazione e lui è uscito, ignaro del fatto che dietro la Polizia locale si nascondevano i poliziotti in borghese che lo hanno bloccato. Sono entrati nel suo podere e hanno trovato, nascosti in un’intercapedine, sei etti di cocaina del valore di circa 350mila euro e tre etti di marijuana. Oltre allo stupefacente i poliziotti si sono insospettiti per il comportamento nervoso dell’indagato. Hanno continuato a cercare scoprendo anche delle armi. Una carabina, due fucili a canne mozze, un mitragliatore Sten funzionante con nove proiettili parabellum.
C’erano anche soldi, gioielli e quadri che si sospetta provengano da furti. Le indagini, coordinate dalla Procura di Milano stanno continuando a ritmo serrato per chiarire come si svolgesse l’attività del 68enne arrestato. Si sta indagando, in particolare, per capire da dove provengano le armi (una da guerra) e se siano state utilizzate recentemente per commettere crimini. (immagine d’archivio)