La questione dei vaccini è il nuovo business delle case farmaceutiche. Con il decreto legge scritto dal ministro della salute Beatrice Lorenzin i vaccini obbligatori passano da quattro a dodici. Già uno di questi quattro vaccini era conseguente a una tangente da 600 milioni pagata da GlaxoSmithKline al ministro della salute De Lorenzo. La misura prevede che i bambini non vaccinati non potranno frequentare l’asilo mentre alle scuole elementari i genitori che sceglieranno di non vaccinare dovranno pagare multe fino a 7500 euro all’anno oltre alla sospensione della patria potestà. Premetto che in linea di principio non sono contrario ai vaccini, ma vorrei capire quanto sono realmente sicuri e perché bisogna imporre dodici vaccinazioni sul corpo di bambini sani quando non ci sono in corso né epidemie né situazioni di rischio reali?
Come la maggior parte dei cittadini ho difficoltà ad entrare nel merito della bontà scientifica della misura perché non ho una laurea in medicina e lo stato non fornisce alcun elemento per comprendere chiaramente e scegliere con serenità. Partiamo dalla semplice costatazione che non vi era ragione per presentare un provvedimento improrogabile come il decreto legge. Non vi era alcuna straordinaria necessità di urgenza e nessuna epidemia tale da esautorare il parlamento eletto dalla discussione sul tema. In un paese normale come la Svezia si è appena votato contro le proposte di legge che volevano rendere obbligatori i vaccini. In paesi d’Europa come Austria, Germania, Irlanda, Islanda, Finlandia, Regno Unito, Portogallo, Olanda, Spagna, e molti altri, nessun vaccino è obbligatorio! In Francia sono obbligatori tre vaccini mentre in Grecia quattro! Non mi pare di riscontrare alcuna razionalità che presiede a questa norma e tuttavia intravedo una solida base di interessi economici. Casualmente la Glaxo SmithKline (quella della tangente) nei prossimi anni ha investito ingenti somme di denaro sui vaccini in Italia. Nel 2014 Renzi aveva ricevuto a palazzo Chigi i dirigenti di Big Pharma, Novaris, Roche, Menarini, Bayer e altre grandi aziende farmaceutiche per consolidare ed allargare la loro presenza nel nostro paese. In linea di principio non mi fido di chi fa soldi sulla salute delle persone e credo che in un paese serio ad occuparsi di cure e sanità dovrebbe essere lo stato, non aziende private autorizzate da individui che si vendono per un Rolex di bassa lega. Obbligare i genitori a bombardare i propri figli sani con dodici vaccinazioni, prescritte guarda caso da chi le produce e le vende, mi pare piuttosto strano. Come al solito chi non arriva a fine mese dovrà per forza cedere al ricatto poiché non avrà la forza di pagare le multe salatissime o una scuola privata! Solo chi avrà i soldi potrà decidere tranquillamente di non vaccinare.
Nel nostro bel paese è mancato un vero approfondimento sul tema e con l’aiuto dei media è stato creato il classico isterismo di massa per fare passare una misura straordinaria e inutile come questa. Ritengo che non si possa tollerare un imposizione di questo tipo e che sia importante salvaguardare la democrazia attraverso la libertà di scelta terapeutica e dunque la libertà di vaccinare o meno.
Manuel Vulcano Rifondazione Comunista