TURBIGO. Ci fu una grande battaglia il 31 maggio 1800, nella quale Napoleone corse il rischio di perdere la vita. L’ha raccontata magistralmente il turbighese Giovanni Baga, consultando documenti d’archivio francesi e austriaci. Si tratta di una battaglia misconosciuta perché quindici giorni dopo ci fu Marengo e i ‘media’ del tempo si concentrarono tutti su quest’ultimo scontro, anche se Parigi non dimenticò il migliaio di soldati francesi morti nel nostro territorio e li ricordò denominando una via centrale: ‘Rue de Turbigo”.
Ma dove passarono i francesi? Dove avvenne il combattimento? Il territorio turbighese è pieno i pallettoni di piombo e di ferro che ogni tanto affiorano dal terreno in memoria degli antichi scontri ottocenteschi, ma non è stato ancora definito il percorso che i francesi fecero dopo aver attraversato il Ticino.
Oggi, domenica 25 giugno 2017, abbiamo esplorato un’ipotesi che vedeva nel ‘Cavaoss’ (un’isola del Ticino delimitata dal corso del fiume e dal canale del Treccione) un eventuale punto di contatto tra Austriaci e Francesi. Alcuni elementi fanno pensare che una mitraglia austriaca fosse stata postata nel cosiddetto bosco Vedro, alias Cavaoss, ma niente di più.
Inoltre, sull’attraversamento del Ticino effettuato con barche ha già scritto Giovanni Baga, ma c’era anche un’alternativa percorribile dalla fanteria, protagonista della battaglia, e siamo andati a cercarla. Era possibile arrivare direttamente al ‘Cavaoss’ (territorio di Turbigo) senza l’utilizzo delle barche che, oltretutto, scarseggiavano. Sì, c’è una strada diritta che parte dalla cascina Picchetta in territorio di Cameri, scende in un canalone lungo la costa della vallata e imbocca decisamente il Cavaoss, dove abbiamo ipotizzato il primo scontro tra Austriaci e Francesi a suon di pallettoni di ferro. Nella stessa direzione si trova il Molino del Pericolo e l’antica strada del porto che portava al centro del paese.
FOTO 1 – foto in evidenza, sul ciglio della vallata, in lontananza la cascina Picchetta; 2 – l’imbocco della strada che porta al Cavaoss dove oggi – 25 giugno – ci siamo imbattuti in due fumatori di narghilè che festeggiavano la fine del ramadan; 3 – la passerella sopra il Naviglio Langosco che porta alla costa della vallata faticosamente percorsa fino al ciglio dovìè apparso un panorama paradisiaco.