I cartelli sono ben visibili lungo la strada alzaia. Nel Naviglio Grande c’è il divieto di tuffarsi. Eppure basta farsi un giro in uno qualsiasi dei comuni che costeggiano il canale per capire che questo divieto è perennemente disatteso. Un gruppo di ragazzi, tutti minorenni tra i 13 e i 16 anni di Magenta (erano una quindicina), sono stati avvicinati dalla Polizia ferroviaria di Rho l’altro giorno a Bernate Ticino. Perchè dalla Polizia Ferroviaria? Perchè i ragazzi, o meglio alcuni di loro, si tuffavano dal ponte della Tav, quello che attraversa Bernate e passa sopra il Naviglio Grande.
All’arrivo degli agenti non è stata fatta alcuna distinzione. Chi c’era subirà la sanzione anche se stava solo osservando gli altri, chi non c’era ed è scappato non riceverà nulla. Ad essere scappati pare siano stati proprio quello che si erano tuffati. L’azione degli uomini in divisa è stata più che altro preventiva. Tuffarsi dal ponte della Tav è considerato molto pericoloso perchè, sul ponte, non si sente il treno arrivare protetto dalle barriere anti rumore. Ma il sopraggiungere del treno causa il classico spostamento d’aria e, quindi, una situazione di grave pericolo.La scaletta per raggiungere il ponte è stata poi rotta per ben tre volte negli ultimi tempi.
E’ quella usata dagli operai della Tav quando devono salire per qualche sistemazione. Insomma, anche se ai ragazzi non è ancora arrivato nulla i genitori sono stati avvisati dalla stessa Polizia Ferroviaria che ha annunciato il recapito di una sanzione di circa 500 euro. Solo un ragazzo con meno di 13 anni non pagherà il tributo, in ragione dell’età. (Foto da Google Maps)