Ha suscitato non poca preoccupazione, da parte del Movimento Popolare Dignità e Lavoro, il ritrovamento di una quantità enorme di amianto nell’area della stazione ferroviaria di Magenta. In un luogo accessibile a chiunque il Movimento, noto per avere sollevato il grave problema della presenza di amianto nell’area ex Novaceta, trovando gli imballaggi in buono stato si è posto alcune semplici domande. Da dove arriva tutto quell’amianto? Per quale motivo si trova in quel punto? sono state eseguite tutte le procedure di legge? Le autorità sono state avvisate?
Abbiamo contattato le Ferrovie dello Stato che ci hanno fornito delle risposte. “La rimozione del materiale . spiegano – rientra tra le attività previste, attualmente in corso, per il potenziamento tecnologico della Torino – Padova. La rimozione avviene tramite impresa qualificata e con le necessarie prescrizioni, per impedire la liberazione nell’aria delle fibre contenute in alcune parti del pietrisco ferroviario rimosso. Il Piano di Lavoro è stato trasmesso preventivamente alla ASL competente”.
Aggiungono inoltre che il materiale rimosso è stato confezionato in appositi contenitori (big bags) certificati e idonei ad impedire l’emissione di fibre. “Si sta procedendo con il prelievo e lo smaltimento a norma di legge – concludono – con società in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa ambientale (termine attività previsto entro fine agosto)”.