Riguardo allo sciopero del 1 Agosto a Malpensa, ci scrivono pubblicamente sulla nostra pagina, chiedendoci di rilanciare la lettera scritta su facebook da Elisa Longo e indirizzata a Enrico Mentana.
Premettiamo che, Corriere Altomilanese.com, da sempre è dalla parte di chi denuncia qualcosa mettendoci la faccia. Inoltre sottolineaiamo che essendo molto vicini a Malpensa, come redazione, sicuramente molti dei nostri lettori lavorano li. Quindi ci rendiamo da subito disponibili a tutti coloro che vogliano denunciare situazioni particolari, ma che logicamente abbiano la forza di “metterci la faccia”.
Il Post di Elisa Longo dalla sua pagina Facebook:
Gentile Dottor Enrico Mentana,
sono un’operatrice aeroportuale di Malpensa, Le scrivo in merito a quello che è successo oggi negli scali milanesi e per rispondere alle Sue dichiarazioni di 100 secondi.
E’ vero “l’Italia è ancora distante dall’essere un Paese pari alle sue attrattive turistiche e allo sforzo di rimettersi in piedi della nostra economia.”
La motivazione che oggi ha riunito i lavoratori degli scali in assemblea è proprio questa.
Abbiamo protestato contro l’ingresso della cooperativa Alpina, in subappalto della società Ags, che effettua le attività di handling per la compagnia Ryanair.
Abbiamo protestato perché il sistema del lavoro in subappalto delle cooperative sfrutta i lavoratori, lede i loro minimi diritti sindacali e li lega a contratti sempre più frammentati e stagionali.
Questi lavoratori sottoscrivono contratti capestro, nonostante la crescita del traffico passeggeri e merci sia in costante aumento. Sapeva che il lavoro di queste cooperative non prevede la retribuzione della malattia?
Ci sono tristemente note le conseguenze delle cooperative nel nostro settore, ad esempio nel cargo, dove assistiamo a scenari che non fanno assolutamente pensare che siamo in un Paese dove sono già state combattute diverse battaglie per la legalità del lavoro e per la sua tutela.
Gentile Direttore,
la nostra protesta non ha nulla a che fare con chi ha rubato nei bagagli a Roma, persone che danneggiano anche la nostra immagine di lavoratori professionali e diligenti.
Sì abbiamo protestato oggi, non perché sia il primo di agosto, ma perché oggi era il primo giorno in cui la cooperativa doveva cominciare ad operare sul nostro scalo.
La nostra assemblea di oggi è frutto di un lungo dialogo tra tutte le Organizzazioni Sindacali, Sea Spa, Alpina, Ags, Enac e la Prefettura di Varese ed è stata ampiamente preannunciata, non è stato uno sciopero selvaggio ed improvviso.
Tutti gli organi competenti hanno cercato di conciliare, ma Ags e Alpina non hanno arretrato dalle loro posizioni.
Inoltre La informo che la Cooperativa sopra citata è stata esclusa da Assohandler, perché non rispetta le minime regole di mercato del nostro settore.
Questa mattina negli occhi delle mie colleghe e dei miei colleghi c’era la consapevolezza di riunirsi per dire basta ad un sistema che sfrutta il lavoro delle categorie più deboli, un sistema in cui siamo solo dei piccoli ingranaggi che si deteriorano con il passare degli anni.
Questa mattina ci siamo giocati il tutto per tutto. Lei sa come batte forte il cuore in petto quando decidi di scendere a protestare in un sedime aeroportuale, con le Forze dell’Ordine schierate davanti a te?
Lei ha mai provato quale determinazione e sangue freddo ci voglia in queste situazioni?
Io sono una donna, ho due bambini piccoli, e come me, tante colleghe e colleghi.
Oggi intorno a me ho visto uomini e donne solidali, coraggiosi, persone che sono stanche di subire passivamente un meccanismo consumistico in cui siamo stati messi e che non permette più a tanti colleghi che lavorano in subappalto, di godere del tempo libero, perché sono troppo stanchi, perché non hanno soldi da spendere in vacanza o in pizzeria, perché se lavorano a chiamata e non rispondono alla terza telefonata perdono il lavoro.
Gentile Direttore,
anche noi lavoriamo tutto l’anno e siamo ben lontani dalle ferie, lavoriamo anche a Natale, a Pasqua e il 15 d’agosto.
Gentile Direttore,
anche noi abbiamo delle famiglie e dei bambini che ci vedono uscire di casa a volte in piena notte per andare a lavorare, anche la domenica, anche quando è il giorno della loro Prima Comunione, della Cresima, anche quando rinunciamo ai compleanni e alle feste in famiglia.
Abbiamo scelto questo lavoro perché ci piaceva, e con il passare degli anni, abbiamo assistito ad una costante corsa al ribasso dei nostri stipendi.
Gentile Direttore,
vogliamo difendere il nostro diritto al lavoro e quello di chi opera in questo settore. Abbiamo fatto una scelta: oggi abbiamo scelto di stare con chi lavora ogni giorno accanto a noi.
Abbiamo deciso di essere solidali e uniti.
Abbiamo deciso di non sottostare alle leggi al ribasso del mercato del lavoro e, me lo lasci dire, mi auguro che altre categorie oltre la nostra, dopo oggi, si sveglino e capiscano che essere uniti pacificamente, è ancora un valore.
Gentile Direttore,
sono a Sua disposizione per un caffè e per parlare con Lei di persona della situazione del mio lavoro.
Le porgo Distinti Saluti
Elisa Longo
PS. la mia mail è francesco@corrierealtomilanese.com per tutti coloro che vogliono dire qualcosa in più sulla vicenda.