Leggendo i commenti degli amici del Movimento Popolare Dignità e Lavoro alcune riflessioni sono d’obbligo. Alcuni giorni fa si sono accorti della presenza di sacchi contenenti tonnellate di amianto stoccate alla stazione di Magenta. “Tutto in regola”, spiegano le Ferrovie dello Stato da noi contattate per avere spiegazioni in merito. Certo, spiegazioni in merito. Perchè se io trovo un quantitativo enorme di amianto in stazione come minimo mi preoccupo e chiedo informazioni a chi di dovere. Come fa il Movimento che da anni solleva il problema amianto senza avere mai avuto risposte adeguate. E meno male che alla stazione è tutto in regola, ci mancherebbe altro! Ma vabè, torniamo a quanto è stato ritrovato. Le Ferrovie dello Stato danno le loro motivazioni che possiamo tranquillamente leggere nell’articolo dell’altro ieri.
Il Movimento solleva un altro problema. Ovvero: possibile che ai nostri politicanti la cosa non interessa? E men che meno interessa ai cittadini? Ma in che cavolo di mondo viviamo? Se postiamo un articolo su un paio di marocchini rompipalle davanti all’ospedale di Magenta si scatena l’inferno e su centinaia di sacchi di amianto va tutto bene? Fanno più paura due marocchini nel parcheggio del Fornaroli dell’amianto? Ma non solo. Fanno più paura due marocchini davanti al Fornaroli dei disastri che potrebbero provocare alcuni personaggi che lavorano dentro il Fornaroli! La paura è una questione psicologica. A volte dobbiamo incazzarci per qualcosa e ce la dobbiamo prendere con qualcuno per forza di cose. Altrimenti non siamo contenti. Scagliarci contro qualcuno affievolisce le nostre sofferenze. Come dice Mario De Luca forse è tutta una questione di ignoranza. Parliamo di quanto fa caldo ( e vorrei vedere, è agosto! La notizia sarebbe se fa freddo!), parliamo di tangenziale. Ovvero, parliamo del nulla! perchè della tangenziale ne parliamo come una tra le possibili soluzioni al traffico. Una tra le tante! C’è a chi va bene la tangenziale e c’è chi propone altre soluzioni, tutto qua. Eppure si scatena il finimondo e chi vuole la tangenziale da del pirla a chi non la vuole dicendo che è uno che vuole tornare all’epoca in cui si tirava il carretto. Quando paesi molto più avanti di noi, vedi le popolazioni del nord, usano la bicicletta come mezzo di spostamento. Parliamo di furti e, giustamente, i cittadini fanno valere tutta la loro arrabbiatura.
E sull’amianto va tutto bene. Quando il Movimento voleva semplicemente sapere se le autorità cittadine fossero state avvertite della presenza di un quantitativo così importante di amianto alla stazione di Magenta. Ma perchè proprio li? Torneremo a controllare entro la fine di agosto se effettivamente sarà sparito, altrimenti torneremo ad interpellare le Ferrovie. Ben vengano i cittadini come il Movimento che non si limitano a guardare tra le loro mura, ma osservano quello che c’è in giro. Basta poco, ma temo che a non farci vedere quello che di marcio ci circonda non sia solo la paura, ma anche la fatica. Si fa fatica a chiedersi da dove provenga quell’amianto, quanto male faccia alla salute, perchè è li. E’ meno faticoso pensare: “Se è li è perchè è giusto che sia li…”. Con questo caldo la fatica annebbia il cervello e allora torniamo ad incazzarci con i due marocchini rompipalle davanti all’ospedale.