TURBIGO – Il libro che raccoglieva le ‘Vecchie Immagini turbighesi’, pubblicate su ‘Contrade Nostre’, è datato: 1986. Un certo numero di volumi era rimasto lì, in cantina, ben conservati, nonostante il bianco delle pagine ingiallisse a poco a poco. Il ‘Gruppo d’In Giò’ – su proposta di Giuseppe Leoni e Lino Braga – ha pensato bene di aggiornarlo, recuperando la memoria storica dell’ultimo trentennio, attraverso la stampa di 31 fotografie che, allegate al precedente volume faranno un tomo di circa 200 pagine, con immagini e didascalie che raccontano il Novecento e l’incipit del XXI secolo. Se tutto va bene sarà presentato nella Festa d’In Giò della quarta domenica di ottobre 2017.
Sono documenti di un passato recente, un album dei ricordi per chi ama Turbigo, nonostante tutto, ma ci sono anche alcune ‘photo trouvée’ che non ricordavamo nemmeno di possedere. Abbiamo anche capito, mettendo insieme le immagini degli ultimi trent’anni (il tempo in cui facevamo il cronista), che non è il caso di conservare tutto perché l’archivio mentale è quello che è, e – per il momento – non è possibile aggiungere una Ram al nostro cervello, anche se è stato il computer a suggerirci di scrivere un post perché ‘Quelli della FESTA D’IN GIO’’ non ha ricevuto neanche un ‘Mi Piace’ questa settimana.
1986-2016: E’ il trentennio durante il quale la fisionomia del turbighese è mutata come non mai, con la realizzazione di nuove strade e vie, piazze, ponti e rotonde, realizzazioni queste tutte conseguenti al raddoppio ‘selettivo’ del tracciato delle Ferrovie Nord, motore dello sviluppo industriale del paese. Proprio al fine di realizzare le opere faticosamente concordate con le Ferrovie la vita amministrativa e stata ‘vivace’: referendum ‘No a Turbigo spezzata’, demolizione della vecchia piazza 1° Maggio e della ‘Casa Bussola’ (2002) per far posto alla nuova piazza ‘Madonna della Luna’. Altri eventi hanno segnato il tempo in questione: lo spostamento del Comune al palazzo De Cristoforis e l’apertura della ‘Casa delle Associazioni’ (musei) nel vecchio edificio di Via Roma, 1; l’Asilo Nido in Villa Tatti, la riqualificazione della Via Allea Comunale, dell’Alzaia del Naviglio Grande e ha fatto la sua apparizione anche un ponte tibetano ai Tre Salti (2008). Quindi, l’inizio del XXI secolo è stato segnato dalle opere di compensazione delle Ferrovie che hanno portato alla realizzazione di due sottopassi, della ‘Variante Esterna’ ai margini della Gatta, di una grande rotonda alla fine della Via XXV aprile, di una passarella in via Libertà. Infine, nell’ottobre scorso, inaugurazione della statua, ‘Madonna della Luna’, opera di alcuni ragazzi di Brera: Luca Maestroni, Chan Zang, Martina Augeri, Eleonora Confalonieri, Laura Capellini.
FOTO I turbighesi delle associazioni che hanno trovato posto nell’ex palazzo comunale. Il giorno dopo, il totem di riferimento è stato divelto dai soliti ‘furbi’.