Un lenzuolo, una coperta appesa ad un ramo. Sulla panchina vicino al vialetto un altro lenzuolo e un’altra coperta. Il segno inequivocabile che qualcuno ha usato quel luogo per dormirci. E’ appena trascorsa la notte e fuori dall’ospedale Fornaroli di Magenta nulla è cambiato rispetto alla settimana precedente, quando avevamo documentato i segni della presenza di senza tetto che si servivano della zona a fianco dell’eliporto per trascorrerci la notte. Un bruttissimo segno di degrado. Le lenzuola provengono proprio dall’ospedale e vengono prelevate dai senza tetto dai cassoni dello ‘sporco’. Persone che non hanno rifugio se non il primo posto che trovano. E l’ospedale alla fin fine è un rifugio e, all’occorrenza, può trasformarsi nella propria casa. D’estate si può stare anche fuori, d’inverno quando fa freddo ci si nasconde in qualche angolo interno. Stranieri, ma anche italiani. Siamo accanto all’ingresso dei locali cucina. Al vialetto si accede facilmente e senza controlli passando dall’ingresso che porta al pronto soccorso. Appena dopo la garitta si entra nell’area verde dove c’è la pista di atterraggio dell’elisoccorso, alcune panchine e un boschetto. Dentro ci sono gli stracci usati dai senza tetto e una cuccia con del mangiare per i gatti. La panchina è stata trasformata in un letto di fortuna. Ecco come si presentava ieri la zona verde dell’ospedale di Magenta.
Da sempre la direzione dell’ospedale Fornaroli è a conoscenza del problema dei senza tetto che bivaccano negli angoli più o meno nascosti, interni o esterni al nosocomio. Il direttore medico di presidio, dottor Stefano Schieppati giudica intollerabile quello che si vede la mattina nell’area vicina all’eliporto. “Nell’immediato agiamo togliendo stracci e lenzuola – spiega – anche se questo non risolve certo il problema”. L’ospedale di Magenta, come tutti i nosocomi, dispone di un servizio di vigilanza che effettua dei controlli e allontana i senza tetto. Non ha particolari poteri se non quello dell’allontanamento. “Anche io ho provveduto ad allontanare delle persone – aggiunge il medico – Fondamentale sarà la collaborazione con le forze dell’ordine che sono deputate ad intervenire in questi casi. Fortunatamente, ad oggi, non si sono registrate situazioni di pericolo. Ma la presenza di stracci, coperte, lenzuola è un colpo all’occhio che speriamo possa risolversi quanto prima. L’ospedale è un luogo di cura e le situazioni di degrado non vanno tollerate. Cominceremo un giro di vite nei confronti di chi bivacca sperando di poter risolvere il problema”.