Una chiesa piena tanto da non riuscire ad entrare. Malvaglio, la piccola frazione di Robecchetto con Induno, ha salutato questa mattina Rosa Claudia Bienati, classe 1968 e sorella del fondatore della nostra testata on line, Francesco Maria a cui vanno le nostre condoglianze. Poco più che una ragazza Rosa Claudia. Morta per quello che si definisce un male terribile a soili 49 anni. Zia Polly come la chiamavano ha lasciato un vuoto incolmabile. Il vuoto che nella nostra testa si annida quando ci lascia una persona a noi cara. Un vuoto fatto di pensieri, ricordi, emozioni.
E’ così per tutti e non si scampa da questo, perchè la morte è l’unica certezza che abbiamo nella vita. Malvaglio è minuscola, circondata dai campi di granoturco già alti e praticamente deserta. Uno di quei paesi che ha ancora il sapore di una volta dove non si deve andare di fretta, ma bisogna trovare il tempo per pensare. Mi piace raggiungere i paesi in bicicletta. Posso trovare il tempo di osservare e pensare, appunto. Sul sagrato della chiesa c’è tanta gente.
Scambio due parole con l’amico Vittorio, il direttore del Logos. Parliamo di quanto è piccola la vita. Ma non è insignificante. Noi contiamo e tanto. Pochi o tanti anni che stiamo al mondo tutta la nostra esistenza ha un grande significato. Siamo credenti e cresciuti nella convinzione che non finisca tutto in una bara. Parliamo di quello che scriviamo. Bisognerebbe parlare di più delle storie della vita e invece andiamo dietro all’onda e troppe volte parliamo di cose inutili. Rosa Claudia non scomparirà dai ricordi di chi l’ha conosciuta. Mai.