TURBIGO – Una Via è anche la gente che ci abita, le persone che si incontrano tutti i giorni alla stessa ora, che saluti amabilmente perché sono i tuoi vicini. In questa parte dell’anno ci hanno lasciato in tanti, troppi: 1 – Domenico Ferri (1947), mio coscritto che incontravo tutti i giorni davanti al ‘Pulidor’ con il suo cane; 2 – la ‘Mucheta’, alias Giovannina Pisoni, una sorta di guardiano della contrada, sempre presente sull’uscio, una difesa ‘fisica’ contro i ladri; 3 – Franco Guerrino conosciuto tanti anni fa, quando abitava al palazzo De Cristoforis (suo padre scendeva tutte le sera a fumarsi un antico toscano, seduto su un vaso di pietra posto all’entrata del palazzo); 4 – il fiorista Luigi Baga; 5 – Andrea Falchi, malauguratamente caduto, padre di un noto ortopedico; 6 – la vedova Meazza (Roveda); 7 – la vedova del geometra Crivelli (Lella Pella) il cui funerale si è svolto oggi a Castano Primo. L’avevo intravista un mesetto fa, le dissi di resistere, ma i suoi occhi mi fecero intendere che era arrivata al traguardo. Pur essendo di Castano ha voluto che un ‘segno’ fosse posto lì, in Via Fredda-Via D’Annunzio, dove si fermava spesso a scambiare quattro parole con i vicini, sempre cortese con tutti.