E’ sempre più linea dura del sindaco di Corbetta Marco Ballarini sui furbetti del cartellino. “Quando ci siamo insediati abbiamo incontrato tutti i dipendenti comunali con l’obiettivi di dare vita ad un cambio di rotta. – ha detto il sindaco – Nella convinzione di avere elementi molto validi, ma purtroppo ci sono sempre le cosiddette mele marce”. Sono partiti controlli serrati sull’attività dei dipendenti.
Il 9 novembre ci si accorge che un operaio della manutenzione non era in servizio nonostante lo fosse stando al cartellino timbrato che, in realtà, era stato timbrato da un altro al posto suo. Il Comune ha proceduto al licenziamento al quale è seguito il ricorso del dipendente al Tribunale del Lavoro. “Pochi giorni fa – continua Ballarini – il giudice del lavoro ha dato ragione al comune di Corbetta perché non abbiamo fatto altro che rispettare la legge”. Successivamente è arrivato un altro caso che ha dell’incredibile. Nonostante il licenziamento appena adottato, nonostante il giro di vite nei confronti di chi sgarrava, un’altra dipendente ha trasgredito sotto gli occhi di tutti. Una donna agente della Polizia locale di Corbetta sorpresa a bere il caffè in orario di lavoro, incurante di una emergenza in corso e sospesa per dieci giorni. Appena rientrata si è messa in malattia”.
“Torno a ripetere che la stragrande maggioranza dei dipendenti del Comune di Corbetta sono persone valide ed affidabili – continua Ballarini – Non è giusto che il loro buon nome venga messo in dubbio da qualche mela marcia. Queste non sono vittorie del Comune, ma dell’Amministrazione Comunale e dei dipendenti validi”. Il sindaco aggiunge che per adottare provvedimenti come il licenziamento serve del coraggio, specie quando vengono intrapresi verso persone che si conoscono. ”Tuttavia continueremo su questa linea dura – conclude – sono i cittadini a chiedercelo. Abbiamo avuto la capacità e il coraggio di organizzare una macchina comunale capace di fare i dovuti controlli. La colpa è sicuramente di chi ha trasgredito, ma anche di chi in passato ha tollerato queste situazioni”.